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Elezioni regionali 2020: tutte le sfide elettorali della maggioranza

elezioni regionali 2020

Dall'Emilia Romagna alla Campania, tutte le prossime sfide del governo Conte bis alle elezioni regionali previste per il 2020.

La “vittoria storica” (così l’ha definita Giorgia Meloni) del centrodestra al voto in Umbria fa tremare il governo giallorosso e apre una lunga serie di interrogativi sul futuro di un’alleanza pesantemente sconfitta alla sua prima prova sul territorio. Ora gli occhi di Giuseppe Conte e dei suoi ministri sono puntati sui prossimi appuntamenti elettorali. Sono infatti otto le elezioni regionali che si terranno nel 2020, a partire da una storica “fortezza rossa” come l’Emilia Romagna.

Elezioni regionali 2020: tutti gli appuntamenti

Si parte proprio da qui, dall’Emilia Romagna, il prossimo 26 gennaio, per eleggere il sostituto del governatore uscente Stefano Bonaccini. “La sfida era e resta apertissima. La vittoria della destra in Umbria è netta, ma quella era un’altra partita e io resto fiducioso” ha scritto il presidente su Facebook. Il pentastellato Manlio Di Stefano esclude, però, un’alleanza giallorossa. A sostenere il candidato Pd ci sarebbe invece, questa volta, il partito di Matteo Renzi. Ma incertezze si registrano anche nella coalizione di centrodestra, dove manca ancora il via libera di Fratelli d’Italia alla leghista Lucia Borgonzoni.

Sempre più difficile appare anche il raggiungimento di un accordo in Calabria, dove il M5s avrebbe dovuto indicare il candidato comune dell’alleanza di governo. Il governatore uscente, Mario Oliverio (attualmente indagato e ricandidato), ha espresso il desiderio di anticipare il voto da gennaio 2020 a dicembre 2019. Risulta rinviato a giudizio anche Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e candidato di Forza Italia per il centrodestra, con l’accusa di appalti truccati e corruzione nell’inchiesta Passpartout.

Non è ancora stata fissata neppure la data delle elezioni in Toscana, dove Matteo Renzi ha il vantaggio di giocare in casa. Ecco perché il senatore intende presentare una propria lista, diversa da quella del Pd (che non ha ancora indicato alcun candidato) e del M5s.

Si voterà anche in Liguria (con la ricandidatura del presidente uscente Giovanni Toti), Campania (sembra giunta al termine la presidenza di Vincenzo De Luca), Puglia, Marche e Veneto (dove è stata confermata la discesa in campo dell’uscente Luca Zaia, in una regione che il centrodestra governa saldamente da 25 anni).