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M5s contro Di Maio: "Avanti soli o perdiamo dignità"

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Il Movimento 5 Stelle sembra essere in crisi dopo la sconfitta in Umbria: "Adesso basta. Andiamo da soli"

I pentastellati chiedono a gran voce un cambio della “catena gestionale” e nel Movimento è sempre più aria di crisi. Le regionali in Umbria non hanno fatto altro che peggiorare la situazione: il 7,4% si fa sentire e per quanto i grillini possano minimizzare, la crisi è evidente. Luigi Di Maio, dal canto suo ha messo le mani avanti: “Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. Il Movimento nella sua storia non aveva mai provato una strada simile. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti“. Il desiderio condiviso, tuttavia, sembra essere un altro.

M5s contro Di Maio

Pochi sono i dubbi sugli umori che circolano in questi giorni tra le fila del Movimento. I malumori serpeggiano: “Dopo l’Umbria? Adesso basta. Bisogna cambiare la catena gestionale. Non si può decidere così in pochi” tuonano alcuni. I parlamentari chiedono infatti più coinvolgimento nelle decisioni e si domandano quali potrebbero essere le strategie per il futuro. “Io andrei da sola, meglio perdere con dignità e senza alleanza” spiegano fonti vicine ai grilli. “Sicuramente – dicono – non si possono organizzare le campagne elettorali in 40 giorni, affidandosi all’improvvisazione. Bisogna tornare nelle piazze e sui territori“.

Dimissioni del sindaco di Imola

A rincarare la dose, dopo la pessima figura in Umbria, arriva la notizia delle dimissioni del sindaco di Imola Manuela Sangiorgi: “Io mi aspettavo un appoggio dal M5s nazionale. Io per 15 mesi sono stato un sindaco commissariato, quando venivo in Comune era come entrare nella foresta dei pugnali volanti“.