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Manovra, Bellanova: "Siamo riusciti a trovare punti di equilibrio"

teresa bellanova

La Manovra ha mostrato chiari "punti di equilibrio" in una maggioranza messa alla prova dai risultati delle elezioni regionali in Umbria.

La ministra per l’Agricoltura Teresa Bellanova ha riferito che il vertice tenuto a Palazzo Chigi sulla Manovra è stato “produttivo”. Dopo il primo incontro a seguito dei risultati elettorali in Umbria, “siamo riusciti a trovare i migliori punti di equilibrio” ha assicurato. Quello che si è svolto quindi è da considerarsi come “una bella prova di tenuta della maggioranza“. Tuttavia, la ministra confessa che potrebbero avvenire alcune modifiche in Parlamento soprattutto su Quota 100. Vediamo i dettagli.

Manovra, l’intervista di Teresa Bellanova

Teresa Bellanova è positiva rispetto all’ultimo vertice sulla Manovra tenuto a Palazzo Chigi. Da quanto emerge, infatti, l’incontro è stato produttivo, anche se potrebbero avvenire alcune modifiche. Rispetto a Quota 100 la ministra spiega che non vi saranno “interventi punitivi”, ma solo aggiustamenti sui “criteri di elementare giustizia sociale”. “Se la coperta è stretta – ha spiegato Bellanova – e troppe categorie fragili rimangono tagliate fuori da una misura che guarda solo a chi ha reddìti garantiti”, occorre “considerare l’intera platea e trovare una soluzione”. Un chiaro esempio è la situazione femminile o “i lavori usuranti, per chi ha lavorato una vita in modo però discontinuo”.

Le regionali in Umbria

Rispetto al voto in Umbria, invece, il ministro Teresa Bellanova sostiene l’importanza di un governo stabile e “nel pieno delle sue prerogative”, “perché l’Italia non può permettersi il lusso di perdere tempo”. Il primo punto di allarme per il paese è il lavoro, tema sul quale “non si può dipendere né dagli umori né dai timori, vantaggi, furbizie di questa o quella forza politica”.

Quanto alla vittoria del centro-destra, invece, Bellanova ha dichiarato: “Salvini ha sollevato falsi problemi a cui ha cercato di dare pessime soluzioni” e “la sua violenza e il suo bullismo istituzionale, la costruzione del nemico sociale a tutti i costi, hanno prodotto danni enormi”.