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Mozione Segre, Berlusconi: "Nessuno dubiti di noi su antisemitismo"

Mozione Segre Berlusconi

L'ex Premier ricorda che il suo governo è sempre stato dalla parte di Israele e delle comunità ebraiche nel mondo.

Silvio Berlusconi replica a coloro che in Forza Italia hanno espresso il loro sdegno dopo l’astensione alle votazioni sulla mozione Segre, in particolare la Carfagna. Spiega le ragioni di quel voto, che per lui non può essere assolutamente scambiato per mancanza di sensibilità verso le comunità ebraiche.

Berlusconi su Mozione Segre

Diversi esponenti azzurri non avevano condiviso la scelta del partito di non votare la proposta di istituire una commissione che si occupi di contrastare odio e razzismo sul web. Una su tutti Mara Carfagna, che in una nota aveva accusato il partito di aver perso la propria identità per sottostare al polo sovranista della coalizione.

A poche ore di distanza è arrivata la replica del Cavaliere. Postando uno scatto in compagnia di Netanyahu, ha voluto inizialmente ribadire il suo impegno contro l’antisemitismo e a favore di Israele. Ricorda infatti che il suo governo è stato quello più vicino alle comunità ebraiche, cosa di cui gli è stato dato atto in diverse occasioni. Per questo considera offensivo il solo fatto di mettere in dubbio la sua coerenza su questa materia.

Ha poi rinnovato la sua solidarietà nei confronti di Liliana Segre, da lui definita “preziosa testimone di un male assoluto, su cui non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione“.

Giunge poi a spiegare le ragioni dell’astensione di Forza Italia sulla mozione presentata in Senato. Da anima profondamente liberale, si dice contrario ad ogni forma eccesso di legislazione sul reato di opinione. E secondo lui il provvedimento correva il rischio di ledere la libertà di espressione, come sottolineato dal senatore Malan. Inoltre mancava qualsiasi riferimento al radicalismo islamico, cosa che per lui avrebbe dovuto essere presente in una proposta del genere. Tutto ciò, ci tiene a ribadire, non c’entra nulla con i valori antisemiti e democratici di cui il suo partito si fa portatore.

Per questo non tollera prese di posizione e distinguo sollevati al solo scopo di alimentare polemiche su un tema così delicato. E invita la fronda a discutere internamente, non a colpi di agenzia. “Altrimenti, se qualcuno vuole seguire strade già percorse da altri, ne ha naturalmente la libertà“, con un possibile riferimento all’uscita da Forza Italia, di cui quella della stessa Mara Carfagna è considerata probabile da molti.