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Assessore della Lega accusato di razzismo: "Animale grasso in acqua? Un ne**o"

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Polemica per un video di Leonardo Binda, assessore della Lega a Orzinuovi. La replica: "Solo un gioco".

Da Verona a Brescia, dai campi di calcio alla politica. A pochi giorni la polemica sollevata dai cori allo stadio e dalle parole discriminatorie pronunciate da rappresentanti ultrà contro Mario Balotelli, fanno discutere le dichiarazioni di Leonardo Binda, assessore della Lega a Orzinuovi in provincia di Brescia, accusato di razzismo per una frase pronunciata in un video diffuso su Instagram. Alla domanda “Qual è l’animale grasso che vive in acqua?“, Binda ha risposto: “Un ne**o“.

Assessore della Lega accusato di razzismo

Tutto è cominciato con un gioco, una sorta di “indovina cosa” basato su un nuovo filtro introdotto su Instagram. L’assessore della Lega doveva indovinare che la figura che l’applicazione ha fatto comparire sullo schermo, in corrispondenza della sua fronte. Per descrivere l’oggetto in questione (una foca) gli è stato fornito il seguente suggerimento: “Qual è quell’animale grasso che vive in acqua?”. Gianpietro Maffoni, sindaco del comune nel bresciano, ha fatto sapere che sta prendendo in considerazione la possibilità di togliere le deleghe a Binda.

La replica

Binda ha giustificato le proprie parole definendole un semplice “gioco, inavvertitamente reso pubblico per poche ore” e che ha scatenato una “reazione pretestuosa e assolutamente insensata“. L’assessore leghista ha continuato dicendo di essere consapevole che l’espressione utilizzata è inopportuna, nonostante il suo frequente utilizzo in ambito privato, e assicurando che non era sua intenzione offendere nessuno, “avendo io stesso stima e amicizia con persone di colore“.

Il caso di Monfalcone

Sono passati solo pochi mesi da quando a finire al centro delle polemiche è stato un altro assessore leghista, Massimo Asquini, responsabile della sicurezza e della vivibilità di Monfalcone, in provincia di Gorizia. Asquini, ex sovrintentende della Polizia, ha condiviso su Facebook una filastrocca che recita: “Il migrante vien di notte con la scarpe tutte rotte; vien dall’Africa in barcone a rubarvi la pensione. Nell’hotel la vita è bella, nel frattempo ti accoltella. Poi verrà arrestato e l’indomani rilasciato”. Parole definite dall’assessore come “uno scherzo fatto sulla mia pagina personale” e difese anche dal sindaco Anna Cisint, che ha parlato di una “goliardata“.