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ArcelorMittal, Conte ha incontrato Sergio Mattarella e i sindacati

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Il premier Conte ha tenuto un colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale. Nel pomeriggio ha incontrato i sindacati dei metalmeccanici.

Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale la mattina di giovedì 7 novembre per un colloquio sul caso ArcelorMittal con il capo dello Stato Sergio Mattarella. I sindacati, invece, hanno proclamato uno sciopero di 24 ore. Braccia incrociate a partire dalle ore 7 di venerdì 8 novembre, in quanto è “intollerabile quanto emerso dall’incontro di ieri tra il Presidente del Consiglio e i vertici di ArcelorMittal”. Alle 17:30 il premier ha incontrato gli enti locali e i sindacati dei metalmeccanici.

ArcelorMittal, Conte sale al Quirinale

Dopo il colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale, il premier Giuseppe Conte ha tenuto un’informativa alla Camera sul caso ArcelorMittal. Da quanto si apprende Conte ha riferito a Mattarella quanto appreso dai colloqui effettuati con la proprietà ArcelorMittal e sulle misure che potrebbero essere attuate per arginare la situazione. Poi è iniziata l’informativa in Aula.

L’informativa alla Camera

Nel corso dell’informativa, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli è intervenuto sul caso dell’ex Ilva. “ArcelorMittal – ha detto – non è in grado di rispettare il piano industriale e di conseguenza occupazionale e questo il governo italiano non può accettarlo”. Poi, il ministro ha proseguito spiegando che il recesso”dai propri impegni contrattuali è solo l’ultimo tassello di una serie di eventi risalenti nel tempo e che hanno visto il coinvolgimento a vario titolo di molti governi e tutti le forze politiche presenti”. Infine, ha concluso: “Senza la produzione di acciaio a Taranto, il Paese dovrebbe affrontare ricadute non solo sul territorio pugliese e sull’indotto ma su tutti i settori produttivi italiani“.

La Lega ha partecipato alla discussione esponendo cartelli di protesta con scritto: “A casa voi, non gli operai dell’Ilva”. Matteo Salvini, inoltre, ha pubblicato su Twitter un commento: “Togliere l’acciaio dall’Italia sarebbe una FOLLIA. Al governo abbiamo degli incapaci, ma come Lega daremo il sangue per Taranto e perché non salti neanche un posto di lavoro per gli operai dell’ex Ilva”.

Boccia, infine, chiude la discussione rivelando in un’intervista al Corriere: “Non sono sorpreso, lo sapevo che con loro sarebbe finita così e in politica non c’è cosa peggiore”.

L’incontro con i sindacati

Alle 17:30 di giovedì 7 novembre è iniziato l’incontro del premier Giuseppe Conte con i sindacati dei metalmeccanici e gli enti locali. Il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, ha dichiarato in mattinata: “Non possiamo perdere nessun posto di lavoro“. “Il Paese – ha poi aggiunto – ha perso la bussola della politica Industriale: è del tutto inaccettabile e cinico l’atteggiamento di ArcelorMittal”.

Il segretario Uilm di Taranto Antonio Talò, invece, ha dichiarato: “Lo stabilimento andrà inevitabilmente alla fermata, si fermerà da solo“. “ArcelorMittal – ha aggiunto Talò – ha bloccato le imprese, ha stoppato gli ordini, ha fermato gli approvvigionamenti, anche quelli dei minerali”.