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Giuseppe Conte: "weekend di lavoro" con Zingaretti, Di Maio e Renzi

giusepe conte

Il governo si prepara a un vertice con i ministri delle forze di maggioranza per definire linee e punti fermi su Manovra ed ex Ilva.

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che a breve il governo si incontrerà per un lungo “weekend di lavoro”: in programma un vertice per definire la Manovra e fare il punto sul caso ex Ilva. Il presidente del Consiglio, infatti, è pronto ad incontrare Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Matteo Renzi. In un’intervista ai microfoni dei giornalisti Conte ha annunciato una “battaglia contro ArcelorMittal”, pur ammettendo di non essere “un superuomo” ne tanto meno “un fenomeno”. Quello che si aspetta il premier dal caso ex Ilva, però, è il mancato sconto penale e il salvataggio degli oltre 5000 esuberi.

Giuseppe Conte, il “weekend di lavoro”

Il vertice che riunirà tutti i ministri di governo insieme a Giuseppe Conte è previsto in settimana: il premier, infatti, prevede un lungo “weekend di lavoro” su Manovra ed ex Ilva. “Stiamo acquisendo col ministro Patuanelli tutti gli elementi in vista di eventuali soggetti alternativi – ha spiegato in un’interista – nel caso in cui Arcelor Mittal confermasse la dismissione dell’ex Ilva. Prepariamo la battaglia legale, convinti di avere ottime probabilità di successo al Tribunale di Milano”.

L’altro punto debole del governo è invece la Manovra, sempre più prossima alla scadenza. Di fronte al premier ci sono una serie di emendamenti di Pd, M5s e Italia viva riguardo plastic tax e auto aziendali. Ma Conte cerca di mostrarsi sereno spiegando che “il Parlamento è sovrano”. “Se emergeranno suggerimenti utili per migliorarla – ha aggiunto Conte – il governo li valuterà con la massima apertura”. Tuttavia, conclude , “l’impianto e i contenuti essenziali non possono essere rimessi in discussione: significherebbe stravolgerla”. Infine, Conte rilancia i successi ottenuti in questi mesi: “Abbiamo gettato le prime basi per fare dell’Italia un Paese più verde, più digitalizzato, meno burocratico, con infrastrutture più efficienti e tasse meno pesanti“.