Antonella Ferrari Il nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha arrestato l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. L’accusa a suo carico è tangenti. Stando alle prime informazioni la donna sarebbe agli arresti domiciliari.
Arrestata Lara Comi
L’ex eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi, è finita agli arresti domiciliari a seguito di un’operazione della Guardia di Finanza nel corso della quale è stato fermato anche l’imprenditore Paolo Orrigoni, titolare della catena di supermercati Tigros ed ex candidato sindaco leghista a Varese. In carcere è invece finito Giuseppe Zingale, ex direttore dell’agenzia Afol. I tre erano già coinvolti nel primo filone dell’indagine “Mensa dei poveri” e all’alba di questa mattina è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Mascarino. Le accuse contestate ai tre sarebbero 7 in totale, 5 delle quali riguarderebbero Lara Comi. Uno di questi riguarda l’accusa di corruzione per la consulenza a favore dell’avvocato Maria Teresa bergamaschi incassata da Afol: 38 mila euro per un doppio contratto, in parte dirottati a Comi (10 mila euro).
I capi di imputazione
Lara Comi è chiamata a rispondere per diversi capi di imputazione: due riguardano una truffa ai danni del Parlamento europeo. In particolare è finito sotto inchiesta il denaro retrocesso a Comi da un giornalista a cui lei avrebbe aumentato lo stipendio per poi incassare due mila euro ogni mese. L’altra truffa è relativa invece a un contratto fittizio di consulenza come collaboratore al Parlamento europeo per Nino Caianiello, “burattinaio” delle nomine e degli appalti al centro dell’inchiesta. Ci sono poi due capi d’imputazione per finanziamento illecito e fatture false per una consulenza da 31 mila euro incassata da una società di Marco Bonometti, attuale presidente di Confindustria Lombardia.
