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Mose di Venezia, Elisabetta Spitz nominata supercommissario

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Il ministro De Micheli ha annunciato la nomina di Elisabetta Spitz a supercommissario per il completamento del Mose di Venezia.

La decisione è stata presa dopo i picchi di acqua alta che in pochi giorni hanno provocato due morti e incalcolabili danni al patrimonio culturale e artistico della città. L’architetto Elisabetta Spitz è stata scelta come nuovo supercommissario straordinario per completare il Mose di Venezia, il sistema di dighe mobili progettato per proteggere la città dalle inondazioni, separando temporaneamente l’acqua della laguna da quella del mare Adriatico.

Mose di Venezia, nominata Elisabetta Spitz

Elisabetta Spitz, neo nominata supercommissario per il completamento del Mose di Venezia, è un architetto e dirigente pubblico. Classe 1953, nel corso della sua carriera ha ricoperto il ruolo di direttore dell’Agenzia del Demanio fino al 2008. La sua collaborazione con le istituzioni è iniziata nel 1999, quando ha preso parte a un progetto di riforma del Ministero delle Finanze, su incarico dell’allora ministro Visco. Nel 2002 ha collaborato anche con Giulio Tremonti e, nel 2007, il governo Prodi l’ha confermata alla direzione dell’Agenzia del Demanio.

De Micheli: “Mose completo entro il 2020”

Ad annunciare la nomina è stata Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al termine della riunione nella Prefettura di Venezia. La De Micheli ha ricordato che il Mose è “compiuto al 93%“, pur ammettendo che “ci sono stati forti rallentamenti” e che “mancano gli ultimi 400 milioni. Non c’è niente di fermo e i lavori andranno avanti”. L’agenda del governo prevede che il completamento dell’opera avvenga entro il 2020, con la speranza “che ci siano utilizzi parziali anche prima”. La scadenza, secondo il programma presentato dalla De Micheli, è fissata per il 30 giugno. Dopo questa data, il Mose passerà alla gestione ordinaria.

Il Comitatone e il Cdm

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che il prossimo 26 novembre si riunirà il Comitatone, “un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia”. Non solo il Mose, dunque, ma anche il problema delle grandi navi e, più in generale, il “maggiore coordinamento tra le autorità competenti”. Si parlerà della laguna anche in Cdm, durante il quale “adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza. Ci è stato chiesto dal presidente della Regione [Luca Zaia, ndr]. Questo ci consentirà di varare le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso e volte a ripristinare la funzionalità dei servizi”.