> > Salvini contro la scuola media: "Tre anni di parcheggio, va abolita"

Salvini contro la scuola media: "Tre anni di parcheggio, va abolita"

salvini scuola media parcheggio

L'ex ministro Matteo Salvini propone una riforma che abolisca la scuola media ("un parcheggio") e riduca le vacanze estive.

Non è di certo la prima volta che il leader della Lega tenta di mettere mano al mondo dell’istruzione, basti pensare alla proposta di reintrodurre l’educazione civica e il grembiule obbligatorio. Matteo Salvini, questa volta, si è espresso con durezza nei confronti della cosiddetta scuola media, al punto da chiedere di abolirla perché un vero e proprio “parcheggio” in cui i ragazzi sostano inutilmente dagli 11 ai 13 anni.

Salvini: “La scuola media è un parcheggio”

“Lavoriamo per eliminare questi tre anni di scuola media. Nessun Paese europeo ha questi tre anni di parcheggio”, ha dichiarato Salvini a margine di un vertice in provincia di Monza, a Capriano Briosco. Non solo. Il leader del Carroccio si è scagliato anche contro le vacanze estive, considerate troppo lunghe e per questo in discontinuità con quanto accade nel resto dell’Unione. Un gap di tre mesi ogni anno costituirebbe un problema, secondo l’ex vicepremier, non solo per gli studenti (che interrompono così la loro formazione) ma anche per le famiglie che se ne devono occupare.

La replica del sottosegretario all’Istruzione

Non si è fatta attendere la replica del sottosegretario all’Istruzione, la pentastellata Lucia Azzolina, tramite un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Parlando della scuola media, Salvini ha “perso l’occasione per tacere”. I tre anni di istruzione secondaria di primo grado, continua Azzolina, “non sono un parcheggio, perché ci lavorano docenti, personale Ata, dirigenti scolastici”.

Il sottosegretario non nasconde di provare un certo “imbarazzo” di fronte alle affermazioni di quei “politici che di scuola non sanno nulla. Non solo perché non ci hanno mai lavorato, ma perché a stento l’hanno frequentata e si permettono poi di dire queste cose del tutto errate. Sulla scuola non si può parlare per slogan, è una cosa seria”.