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Mes, Movimento 5 Stelle: "Discussione deve essere trasparente"

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Continua il dibattito sul Mes mentre per venerdì è stato convocato un vertice di maggioranza.

In una nota, il Movimento 5 Stelle ha espresso tutta la sua contrarietà sui metodi con i quali si sta portando avanti la discussione sul Mes invocando trasparenza. “Il Parlamento – scrivono – aveva dato un preciso mandato al premier Conte. La discussione sul Mes deve essere trasparente e il Parlamento non può essere tenuto all’oscuro dei progressi nella trattativa. Non è accettabile alcuna forma peggiorativa“. Sul tema, dunque, è previsto un vertice di maggioranza convocato per la giornata di venerdì.

Mes: chiesta trasparenza

I pentastellati non hanno mai fatto mistero della loro contrarietà sul Mes, il meccanismo europeo di Stabilità, il quale, per essere applicato, prevede tagli a salari e pensioni e riforme alla Jobs Act. “Non è accettabile – recita la nota firmata dai deputati M5s – prevedere che l’aiuto sia condizionato al ricatto di riforme strutturali che di fatto porterebbero a un commissariamento degli Stati in difficoltà. Oggi è chiaro che sta andando proprio nella direzione che il Parlamento voleva scongiurare. Noi non siamo d’accordo“.

Salvini: “Conte riferisca in Parlamento”

Sul tema si è espresso anche il leader della Lega, Matteo Salvini, il quale ha chiesto l’immediata presenza del premier in Parlamento: “La modifica del trattato di stabilità mette a rischio il risparmio e i titoli di Stato di milioni di italiani. Dall’oggi al domani decidere l’Europa. Rischieremmo di trovarci carta straccia invece dei risparmi“.

La replica di Palazzo Chigi

Già negli scorsi giorni, Palazzo Chigi aveva risposto ad un attacco dell’ex ministro dell’Interno: “Il senatore Salvini avrebbe dovuto prestare più attenzione per l’andamento di questo negoziato, tanto più che l’argomento è stato discusso in varie riunioni di maggioranza, alla presenza di vari rappresentati della Lega. Chi pretende di guidare l’Italia senza premurarsi di studiare i dossier dovrebbe quantomeno evitare di diffondere palesi falsità. Con al propaganda intrisa di menzogne non si curano certo gli interessi dei cittadini italiani“.