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Dopo le sardine, arrivano i pinguini: "Dobbiamo mangiarcele"

Sardine pinguini

Nasce il movimento dei pinguini, un gruppo di persone che si oppongono alle sardine che punta alle 100.000 adesioni.

Dopo le mobilitazioni delle sardine e il lancio dei “gattini per Salvini”, in politica compaiono nuovi animali. Si tratta dei pinguini, un gruppo fondato su Facebook da una ventina di persone che ha l’obiettivo di “mangiarsi le sardine“, esattamente come fanno quegli animali nella realtà.

I pinguini si mobilitano contro le sardine

I membri della community si definiscono persone che hanno un’idea di Italia sovranista, partecipe della Comunità Europea ma non succube né dipendente nelle scelte di politica interna. Il nome scelto è evocativo: le sardine sono uno dei cibi di cui i pinguini si nutrono.

L’intenzione è quella di organizzare mobilitazioni in concomitanza con quelle degli avversari politici. Se da una parte ritengono infatti lecito che le sardine manifestino per, a loro dire, attirare l’attenzione dei media, dall’altra definiscono assolutamente legittimo il riunirsi in una zona antistante alla loro. “Di sicuro senza cantare Bella Ciao“, ironizzano. “Ma nemmeno Faccetta nera“, aggiungono.

Il primo obiettivo è quello di arrivare a 100.000 adesioni nel più breve tempo possibile per organizzare gruppi regionali o provinciali. Quasi come se fosse un vero e proprio partito, con coordinatori locali eletti dagli aderenti che partecipino attivamente alla vita politica del Paese. A 36 ore dal lancio dell’iniziativa sono già quasi 10.000 le persone che si sono iscritte al gruppo.


Tra i nomi degli organizzatori spunta quello di Antonella Lella, membro della Lega in Puglia. In un’intervista ha però detto di essere un’eccezione, sostenendo che gli altri creatori sono normali cittadini senza incarichi pubblici. Il loro collocamento è però espresso chiaramente. Se le sardine si mobilitano senza simboli di partito, i pinguini si dichiarano sostenitori della destra e pronti a raccogliere adesioni da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Tra le regole per poter essere ammessi nel gruppo vi è infatti quella di non essere iscritto a gruppi anti Salvini o anti Meloni.