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Luigi Di Maio: "Gli altri big del Movimento mi hanno lasciato solo"

luigi di maio

Dopo aver svolto il voto su Rousseau per decidere se presentarsi alle prossime regionali in Emilia e Calabria, Luigi Di Maio è infuriato.

Il ministro degli Esteri, al termine del voto sulla piattaforma Rousseau (dove ha vinto nettamente in NO per 70 a 30) si trova in una situazione difficile. Infatti, come ha spiegato Luigi Di Maio, “gli altri mi hanno lasciato solo”. L’ex vice premer si riferisce ai big del Movimento, “siccome era troppo impopolare dire quello che pensano tutti – ha detto il capo politico di M5s -, nessuno ha avuto il coraggio di uscire pubblicamente“. Tuttavia, come ricorda Di Maio, la decisione di mettere al voto la partecipazione alle prossime regionali era stata decisa in un summit segreto con la partecipazione di tutti i big (Grillo e Casaleggio dal telefono). Ora, però, il capo politico è rimasto con un pugno di fedelissimi e al termine del Cdm mostra tutta la sua rabbia.

Luigi Di Maio lasciato solo

“Incredibile – grida Luigi Di Maio all’uscita dal Cdm di ieri -. Gli altri big del Movimento, da Taverna a Fico, mi hanno lasciato solo. Anche loro”. Le sue parle nascondono tutta la rabbia di chi ha voluto lasciare ai cittadini una decisione importante che tra l’altro era stata presa da tutti i big del Movimento riuniti in un summit. “Siccome era troppo impopolare dire quello che pensano tutti nessuno ha avuto il coraggio di uscire pubblicamente – ha poi proseguito il ministro -. Ma qui c’è in ballo anche il governo“.

Nella votazione di ieri sulla piattaforma Rousseau, il capo politico di M5s ha registrato una bassissima affluenza, pari circa a un quarto di platea. Infatti, nonostante la vittoria schiacciante del NO per 70 a 30, hanno partecipato soltanto 30 mila iscritti. Un risultato rispettabile per una mossa all’ultimo molto voluta da Grillo e Di Maio. Il ministro ha più volte citato nel suo discorso conclusivo alla votazione il fondatore del Movimento, che però non ha nemmeno risposto. Nella giornata di oggi Di Maio incontrerà i possibili candidati alle regionali che potrebbero rovesciare le sorti di Bonaccini: il pressing del Pd, infatti, è notevole.

Il retroscena

Nella giornata di ieri, giovedì 21 novembre, al Transatlantico girava voce sulle dimissioni di Di Maio come capo politico di M5s, ma i suoi uomini smentiscono. “Ci state chiedendo se Luigi si dimette da capo politico? Ma per favore: mai, non se ne parla”.