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Fuori dal Coro, Sgarbi a Giordano: "Me*da e testa di ca*zo"

Fuori dal Coro Giordano Sgarbi

Ospite di Fuori dal Coro, Vittorio Sgarbi si è confrontato con il padrone di casa Mario Giordano.

Dopo oltre un anno di mancato dialogo tra i due, Vittorio Sgarbi e Mario Giordano hanno avuto un faccia a faccia a Fuori dal coro, la trasmissione condotta da quest’ultimo. Iniziato in toni garbati e non accusatori, si è concluso con un’escalation di insulti da parte del sindaco di Sutri.

Giordano-Sgarbi a Fuori dal Coro

Gli screzi tra i due erano nati dopo le offese che Sgarbi aveva rivolto a Giordano, ridicolizzandolo per la sua voce e definendolo “una zucca vuota” e “un comunista di me*da“. All’inizio della trasmissione ha però subito ammesso che è stato troppo concentrarsi sui suoi difetti fisici.

Il primo argomento di dibattito ha riguardato la pensione che Sgarbi percepisce “senza aver mai lavorato“, ha detto Giordano. Il critico d’arte si è difeso sostenendo di essere in aspettativa da anni ma di non prendere nulla di più o di meno di ciò che prendono professori e sovrintendenti che hanno fatto i parlamentari. Anzi, ha rincarato la dose quantificando ciò che percepisce intorno ai 1200 euro. “un decimo di quello che tu prendi questa sera per non fare un caz*o”, ha commentato. E ha continuato sostenendo che se la legge prevede che una persona in aspettativa prenda una pensione, è colpa della legge, non sua.

La questione si è quindi spostata sul vitalizio di 8455 euro che Sgarbi ha percepito dal 2006 al 2018. Cosa che il giornalista ha definito un insulto nei confronti dei tanti italiani che sono all’ascolto. Difendendo strenuamente il diritto dei politici di avere questo privilegio, il critico ha ammesso di preferire un vitalizio dato ad un bravo parlamentare ad uno stipendio alto dato a “parlamentari come quelli dei 5 stelle“. Parole che hanno fatto infuriare Giordano, che da tempo lotta contro questi soldi concessi in più a chi svolge attività in Aula.

L’incontro-scontro è poi entrato nel personale, con il padrone di casa che ha mostrato all’ospite il video che lo ritraeva con le sue figlie da Barbara D’Urso. Nella clip sembrava non ricordarsi nemmeno quale delle tre fosse nata prima. Sgarbi ha rivelato di conoscere tutto di loro ma anche ammesso che il padre è una figura che non conta nulla, tanto che una di loro la incontra soltanto a Natale. “Il che è anche troppo“, ha affermato. Dichiarandosi felice che siano così belle e brave, ha ritenuto che il merito sia stato tutto delle madri. Alle sue affermazioni hanno fatto eco quelle di Giordano: “Io ho quattro figlie e sono orgogliosamente padre!“.

Lo scontro tra i due

A scatenare l’ira di Sgarbi è stato un servizio che mostrava il suo trasformismo che in poco tempo l’ha fatto passare dal Partito Comunista alla Democrazia Cristiana a Forza Italia. Queste alcune tra le forze politiche che secondo quanto esibito avrebbe sostenuto: Partito Socialista, Partito Liberale, Partito Federalista e Unione dei Democratici Cristiani. “Se il trasformismo fosse un’arte tu saresti il Louvre“, ha incalzato Giordano.

Durissima la reazione di Sgarbi, che ha accusato l’interlocutore di falsità sostenendo di non essersi mai presentato con il Partito Comunista. Né tantomeno di essere stato eletto sindaco di Sutri con Forza Italia, come invece addotto nel servizio. Chiedendo le sue scuse e minacciando una querela, ha cominciato ad apostrofarlo a suon di “Sei una testa di ca*zo“, “Giuro su mio padre che tu sei una me*da” e “Quelli che ti applaudono applaudono un bugiardo“. Pronto a scommettere 10.000 euro, “quelli che tu prendi stasera“, che non abbia corso con il PC, si è anche alzato minacciando di andarsene. “Questa è una trasmissione di me*da“, ha ribadito.

Dopo i continui insulti nei suoi confronti, Giordano l’ha riportato in sé e ha terminato il dibattito con un punto che entrambi hanno in comune. Ovvero la difesa del crocifisso come simbolo di cristianità e di ciò che siamo. “Tu ora sei un peccatore perché hai mentito“, ha poi concluso Sgarbi.