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Pesce simbolo di protesta: oltre alle sardine, aringa, carpa e altri

pesce simbolo

Le Sardine che scendono in piazza contro Salvini sono solo l'ultimo esempio del pesce usato come simbolo di protesta.

Usare il pesce come simbolo di protesta o rivendicazione di indipendenza è una pratica molto diffusa nei secoli. Il Movimento delle Sardine, tanto in voga in queste ultime settimane, ne è soltanto l’ultimo esempio.

Il pesce come simbolo nell’antichità

I primi ad utilizzare il pesce come simbolo furono i Cristiani, durante le persecuzioni. Scelsero il pesce perchè le lettere della parola greca “ΙΧΘΥΣ”, formano l’acronimo di “Iēsous Christos Theou Yios Sōtēr”, che significa “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”. Inoltre, quando un cristiano incontrava uno straniero per strada, tracciava un arco per terra. Se lo straniero completava il disegno con un arco opposto, voleva dire che anche lui era un cristiano. Secondo la mitologia giapponese, la terra è un pesce gigante che abita nelle acque del mare. Mentre in altre tradizioni orientali è un pesce che trasporta il sole di notte nel mare. In molte culture viene considerato una sorta di “eroe” perché l’acqua è anche il simbolo del degrado, della distruzione delle forme. E in questo ambiente, il pesce è l’eroe che riesce ad affrontare il caos. Nel folklore orientale slavo, si racconta di un re senza figli. Ascoltando il consiglio dei saggi, cattura il “pesce d’Oro” e lo divide tra la regina, la cuoca e il cane che si trasformano subito in tre eroi. Nel Medioevo, il pesce è l’essenza spirituale, che sopravvive nascondendosi sotto il velo delle cose visibili. Nella tradizione alchemica, infine, il pesce è collegato alla rinascita mistica. E fa parte degli Otto Simboli del buon auspicio tibetani che sono segno di prestigio.

Il pesce come simbolo oggi

L’aringa

Boris Johnson, attuale Primo Ministro britannico, per protestare contro l’Unione Europea, durante comizio, tirò fuori da una borsa un’aringa affumicata sottovuoto, che racconta di aver ricevuto da un pescatore dell’isola di Man. Da lì iniziò il suo show: “Ecco vedete, questa aringa, secondo le leggi europee e i burocrati di Bruxelles, deve essere incartata con questa borsa del ghiaccio. Che cosa costosa, inquinante e inutile! Ecco che cos’è l’Unione Europea!”. La replica dell’Unione Europea non tardò ad arrivare smentendo ogni cosa. I i quotidiani britannici parlarono di “Aringa-gate”.

Il ‘pesce rosso’ a Bologna

Nel Carnevale del 1977, proprio mentre infuria la protesta, il movimento studentesco bolognese ricorse a due figure. Usò il drago per aprire i cortei, ma fu con delle mongolfiere a forma di pesce, che manifestò davanti al carcere di San Giovanni in Monte per salutare ed esprimere solidarietà a ‘tutti quei compagni’ arrestati durante i disordini dei mesi precedenti.

La Carpa

La carpa è da sempre associata a grande forza ed energia. Nuota spesso controcorrente e in Giappone è l’emblema dell’anticonformismo, di chi è capace di superare ogni avversità. Durante la Rivoluzione francese, Danton uno dei politici protagonisti, le attaccò pesantemente dando vita a quella che alcuni storici hanno definito ironicamente la “Congiura delle carpe”. In Francia, a quei tempi, c’erano almeno 14mila tra stagni e laghetti artificiali dedicati al loro allevamento. Per i rivoluzionari era “spazio sprecato”, da convertire al pascolo. Danton, fece un discorso che si concluse più o meno i questo modo: “Noi siamo tutti contro la congiura delle carpe perché vogliamo il regno del montone…”.

Il Salmone

Nella politica italiana, solitamente vengono scelte delle piante (edera, ulivo, margherita) o degli animali, (l’Asinello de I Democratici di Arturo Parisi o il Gabbiano di Antonio Di Pietro), come simboli per i partiti ma una volta, anche il salmone ebbe il suo spazio. A sceglierlo fu un gruppo di Radicali: Benedetto Della Vedova, Marco Taradash e Peppino Calderisi. Vollero andare verso il centrodestra quando tutti davano per certa la vittoria alla sinistra: “Fu come andare controcorrente, come il salmone…”.

La Spigola

La Spigola fu usata come simbolo di protesta il 1 Aprile del 2014. Alla Camera si dibatteva il disegno di legge che puntava a cancellare il reato di immigrazione clandestina. Il deputato della Lega Gianluca Buonanno tirò fuori da una borsa una spigola fresca e cominciò a sbatterla sul banco. “Quando ho sentito che oggi in quest’Aula si facevano questi discorsi, pensavo che fossimo davanti ad un pesce d’Aprile. Altro che sardine! Qui c’è chi si lamenta che gli immigrati siano trattati peggio dei turisti. Diamo le spigole ai nostri poveri, ai nostri pensionati!”.

Lo Squalo

Per eccellenza, è il simbolo della forza e dell’indipendenza. Vivono in mare da circa 400 milioni di anni e tatuarseli addosso, ad esempio, significa voler sopravvivere a qualsiasi ostacolo e avversità.

Le sardine…

Altre sardine famose furono quelle di Sant’Antonio da Padova, rese celebri dal “Sermone dei pesci”. Quandò arrivò a Rimini, le autorità ordinarono ai cittadini di non rivolgergli la parola: andava semplicemente ignorato. Sant’Antonio allora si rivolse al mare e, riferendosi agli indifferenti e ‘obbedienti’ riminesi, disse: “Dal momento che voi dimostrate di essere indegni della parola di Dio, ecco, mi rivolgo ai pesci, per confondere più apertamente la vostra incredulità”. All’improvviso, dall’acqua, affiorarono migliaia di sardine per ascoltare le parole del santo.