> > Il leghista Centinaio insulta senatore del M5s: "Stai zitto, co***one"

Il leghista Centinaio insulta senatore del M5s: "Stai zitto, co***one"

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Nella giornata del 2 dicembre, l'ex ministro leghista Gian Marco Centinaio ha rivolto pesanti insulti nei confronti del collega del M5s Santangelo.

Triste spettacolo quello manifestatosi nella giornata del 2 dicembre nell’Aula del Senato, con il parlamentare leghista Gian Marco Centinaio che ha a più riprese coperto di insulti il collega del M5s Vincenzo Santangelo, reo a detta di Centinaio di averlo apostrofato come cretino. È infatti proprio l’ex ministro dell’Agricoltura a raccontare la sua versione dei fatti spiegando di aver semplicemente risposto ad una provocazione del senatore pentastellato durante il dibattito parlamentare sul Mes.

Gli insulti al Senato del leghista Centinaio

La bagarre avvenuta al Senato si è scatenata subito dopo l’esibizione da parte dei parlamentari della Lega di alcuni cartelli con sopra scritto “Conte Pinocchio”, che hanno suscitato vibranti proteste da parte dei senatori di maggioranza. È stato a quel punto che il grillino Santangelo avrebbe urlato contro Centinaio la frase: “Sei un cretino”.

Da questo momento l’ex ministro è diventato un fiume in piena, ripetendo più volte all’indirizzo del pentastellato frasi come: “Sei un coglione, te e tutta la tua famiglia. Vieni qua, ti faccio un culo così”, allargando le braccia in maniera inequivocabile. Centinaio si è in seguito giustificato affermando di aver soltanto risposto ad una provocazione, aggiungendo inoltre un passaggio del suo intervento che a molti è sfuggito ma che evidenzia un intento altrettanto provocatorio da parte del leghista: “Ai terroni non devi toccare la famiglia. Impazziscono”.

I precedenti di Centinaio

D’altra parte Centinaio non è nuovo a questo tipo di esternazioni nei confronti degli abitanti del Sud Italia. Quando era consigliere comunale dell’allora Lega Nord al comune di Pavia la sua mail istituzionale era terronsgohome@yahoo.com, a causa della quale venne aspramente criticato durante una seduta del consiglio comunale. Un ulteriore episodio di questo tipo di ebbe nel giugno del 2017, quando urlo “Sei un infame, terrone di m**da” all’allora presidente del Senato Piero Grasso.