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Chico Forti, Fraccaro: "L'Italia chiederà la grazia"

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Il caso di Chico Forti torna al centro del dibattito: "L'obiettivo è riportarlo in Italia"

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro ha parlato della vicenda che riguarda Chico Forti, il connazionale arrestato nel 1998 e condannato all’ergastolo per omicidio preterintenzionale. Fraccaro ha spiegato che l’intenzione dell’Italia è quella di “non abbandonare nessuna delle strade possibili” e tenere “aperte tutte le vie” percorribili. Oltre alla grazia, infatti, è possibile richiedere “la revisione del processo” anche risulta essere la via più “lunga e incerta“. L’obiettivo finale resta comunque quella di riportare Forti qui, “anche se detenuto”.

Chico Forti: “Le parole di Fraccaro”

Il problema è innanzitutto la tenuta psicologica, perché dopo 20 anni l’ennesima promessa potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. Non dobbiamo illudere nessuno, ma nemmeno far sentire meno la nostra vicinanza“. Lo stesso Forti, tempo fa, ha voluto ringraziare la Farnesina: “Onorevole Di Maio, anzi Luigi, visto che già ti considero un amico, tu hai già diritto di richiedere la commutazione di sentenza perché l’Italia è a credito. Abbiamo rilasciato vari cittadini americani inclusi in Italia con sentenze equiparate alla mia. Perché io non posso ricevere lo stesso trattamento?“.

L’appello di Forti

Questo è un messaggio di rabbia, così 20 anni mi hanno trasformato” ha detto Forti sottolineando la volontà di tornare in Italia a vivere il resto della vita da libero cittadino. “Non sono né presuntuoso né ipocrita, ma ciò che chiedo è giustizia. Una giustizia che mi è stata negata spudoratamente dal Paese che si proclama leader dei diritti umani. E’ rincuorante sapere che state collaborando per la mia causa uniti“.