> > Sardine, Santori: "Non diventiamo un partito ma siamo vicini al Pd"

Sardine, Santori: "Non diventiamo un partito ma siamo vicini al Pd"

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Mattia Santori attacca i giornalisti: "Noi non andremo ospiti nelle trasmissioni di Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Nicola Porro".

Il movimento delle Sardine torna al centro dell’attenzione: Mattia Santori attacca Del Debbio, Giordano e Porro. Parlando a nome di tutto il movimento rivela: “Abbiamo fatto una scelta tutti insieme. Noi non andremo ospiti nelle trasmissioni di Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Nicola Porro“. I giornalisti, infatti, sono considerati “pericolosi sovversivi fascisti”. Rispetto alla partecipazione a Fuori dal Coro, quindi, Santori conferma: “Non ci andrei neanche morto. Ci sono responsabilità evidenti in questo Paese e c’è chi ha contribuito a creare un discorso aggressivo, con questa retorica orrenda che ha diviso le persone”.

Sardine, l’attacco di Mattia Santori

Uno dei fondatori delle Sardine, Mattia Santori, ospite a Un giorno da Pecora, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel campo della politica. In particolare: “A Di Maio tutto si può dire tranne che non sia istituzionalmente elegante. Si è complimentato con me e mi ha augurato un buon lavoro” ha detto il ragazzo. Sul premier, invece, la figura di “Giuseppe Conte non mi dispiace” ha confessato. Infine, il leader di italia viva: “Per me Renzi non ha fatto assolutamente bene a lasciare il Pd. Anche lui non è che abbia fatto tutto bene…”. Sul Cavaliere, Mattia si è espresso così: “Berlusconi ha fatto meno danni a livello di tessuto sociale in Italia, aveva un approccio meno divisivo”.

Non potevano mancare i riferimenti a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sul leader leghista, Matti asi è limitato a dire: “Il programma politico di Salvini mi sembra non sia mai esistito, ha questi tre punti, i soliti tre temi su cui crea consenso“. Invece, sulla leader di Fratelli d’Italia: “Non apprezzo il linguaggio politico di Fratelli d’Italia, con tutta questa propaganda fatta di slogan e trucchetti”.

Sardine e politica

Sulla possibilità di trasformarsi in un partito, invece, (che nei sondaggi si attesterebbe al 10%) Mattia ha smentito. “L’idea è quella di fare una sorta di gruppo di pressione in cui noi presentiamo alle forze politiche non sovraniste i punti che secondo noi hanno fatto si che tante persone si siano avvicinate alle sardine”.

Infine, un chiaro riferimento sulla posizione politica delle Sardine: “Noi siamo evidentemente vicini al Pd e agli altri partiti di sinistra, ma non perché lo abbiamo scelto noi”.