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Mes, per la Germania i risparmi tedeschi salveranno le banche d'Italia

Mes, Italia vs Germania_ la lotta delle destre europee su banche e risparmiatori

Lo scontro immortale tra Italia e Germania si gioca anche sul campo del Mes: quali risparmiatori salveranno le banche di quale paese?

La politica italiana è letteralmente intrappolata in interi cicli, fatti di giornate condotte all’insegna della propaganda eterna. Dopo il ritorno di fiamma sull’immigrazione si è aperto un nuovo faldone della polemica di governo. La diatriba settimanale sul Mes, il meccanismo di stabilità europeo, non è nient’altro che l’ennesimo strumento da impiegare nella lotta tra partiti: la gara infinita per accaparrarsi più consenso possibile. Ciò che occorre specificare è che a molti italiani la dinamica del trattato “Salva Stati” è del tutto oscura, sconosciuta. Ciò non di meno, il suo funzionamento specifico, la non emendabilità e la sua discussione sembrano non costituire ragione di interesse nazionale.

Mes, i risparmi degli italiani

Quello a cui bada la maggioranza degli elettori è il destino dei propri risparmi (come se il Mes potesse deciderne davvero il futuro). Così, per attutire il contraccolpo delle sardine nelle piazze di tutto il paese, Lega e Fratelli D’Italia alzano la voce alla Camera e in Senato, attaccano il presidente Conte e recriminano i presupposti per dare luce a una nuova crisi di governo.

Ma perché del Mes si parla solo adesso? Il trattato, meglio noto in Europa come ESM (European Stability Mechanism), entrò in vigore nel 2012 con il fine di fornire una risposta alle crisi del debito sovrano dell’Eurozona innescate proprio in quel periodo (in pillole, parliamo dello stesso anno in cui tutti gli italiani hanno imparato il significato della parola spread). Insomma, la sua funzione è quella di prestare assistenza agli Stati in difficoltà finanziaria: come già accaduto nei casi di Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo.

Mes, come funziona

Al Mes ogni membro partecipa nella misura delle sue possibilità: il capitale totale su cui si può contare è di 700 miliardi di euro, il primo contributore è la Germania (con il 27% del capitale versato) mentre, dopo la Francia, c’è l’Italia, al terzo posto con il 18% di contribuzione. Tralasciando l’infinita polemica sulla bontà, o meno, del trattato quello che occorre evidenziare è che le destre si sono adoperate a demonizzarlo per farne captatio benevolentiae, e non solo in Italia.

ESM, Grafico

Mes, duello Italia-Germania

Se Salvini e Meloni si scagliano duramente contro la maggioranza, accusando il premier per aver “firmato una cambiale in bianco alla Germania” e per “essersi macchiato del sangue degli italiani per mantenere la poltrona” allo stesso modo i tedeschi di Alternative fur Deutscheland, nel 2018 e nella persona di Hans Olaf Henkel, gridavano contro Bruxelles perché, secondo loro, “i risparmiatori tedeschi pagheranno per le fregature delle banche italiane“. Quindi, pare di capire che non abbiamo mai avuto l’esclusiva sul “chi ruba i risparmi di chi”.

In soldoni, questa sorta di banca europea, finanziata dagli stati dell’euro, di certo non graverà sui risparmi degli italiani (il Mes non ha mai perso un centesimo dai prestiti ai membri): se i nostri risparmi sono a rischio è a causa del nostro debito PIL, che supera il 134% su una media europea che si mantiene al di sotto del 100%.

Mes, Conte nel mirino di Salvini

Ma allora perché sul Mes è scoppiata una guerra partitica? Perchè si parla di negoziazione con l’Europa da parte di Giuseppe Conte? La verità è che di “trattativa solitaria e silenziosa” da parte del nostro primo ministro non c’è traccia. A smentire le illazioni della destra ci sono almeno 4 date simboliche, appuntamenti che indicano che maggioranza, commissioni e opposizione fossero al corrente dei precetti del Mes e che le stesse avessero diritto e possibilità di intervenire con modifiche.

Chi recrimina di non essere stato informato sui contenuti del fondo Salva Stati dimentica che nel dicembre 2018 (governo “Salvini-Di Maio”) c’è stata un’informativa in Parlamento, che nel febbraio 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato (senza opposizioni di alcun ministro) gli indirizzi del Mes, che nel marzo 2019 il trattato è stato sottoposto alla commissione parlamentare e che il 19 giugno 2019 alla Camera è stata approvata la mozione Lega-M5s per andare avanti sull’ESM. Dunque, se tutti erano a conoscenza dei contenuti perché si interviene solo adesso?