Con un nuovo messaggio pubblicato su Facebook, Vittorio Sgarbi lancia un nuovo attacco agli elettori di M5s chiamandoli “esercito di replicanti”. Il critico d’arte, nel suo post, propone anche un nuovo hashtag, ovvero “Movimento 5 patacche” e descrivendo il sistema che si nasconde dietro al MoVimento appunto. Da un lato, dice Sgarbi, ci sono i “manipolatori” e dall’altro ci sono invece i “replicanti”. Da quanto emerge, secondo il critico, “ci sono elementi abbastanza gravi perché la magistratura apra un’inchiesta”.
Vittorio Sgarbi attacca M5s
Il critico d’arte descrive il sistema di M5s con un attacco agli elettori stessi: “Da un lato”, spiega Vittorio Sgarbi, ci sono “i manipolatori, cioè la Casaleggio”, mentre “dall’altro un esercito di replicanti (gli elettori del “Movimento 5 Stelle”) trattati come numeri, o, peggio ancora, come marionette da far muovere in questa o quell’altra direzione”.
Il riferimento che Sgarbi intende lanciare riguarda l’inchiesta di Cambridge Analytica secondo la quale i dati degli utenti venivano sottratti per aiutare Trump o la Brexit. Il sistema, però, era stato precedentemente testato (nel 2013) in Italia con un’applicazione scaricabile direttamente del blog di Beppe Grillo. “Controllare i loro dati – prosegue Sgarbi – significa anche manipolare le loro scelte politiche. Ci sono elementi abbastanza gravi perché la magistratura apra un’inchiesta”.
Infine, il critico conclude con una denuncia secondo la quale “la tanto declamata “democrazia del web” si fonda sul controllo di massa degli utenti“. In questo scenario, inoltre, “il Movimento 5 Stelle” sarebbe “il soggetto politico con la platea di elettori più facilmente suggestionabili e controllabili”.