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Conte sotto attacco da Le Iene: presentati nuovi documenti sul caso

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Le Iene sarebbero entrate in possesso di nuovi documenti che smentirebbero le affermazioni del Premier Conte circa la sua abilitazione a professore.

Continua lo scontro tra il Premier Giuseppe Conte e la trasmissione televisiva Le Iene in merito alla vicenda del concorso con il quale diventò professore universitario nel 2002. Nella puntata in onda martedì 10 dicembre, gli inviati del programma Antonino Monteleone e Marco Occhipinti faranno vedere i documenti che mostrano l’incompatibilità di Guido Alpa ad essere giudice nel concorso che valse l’abilitazione a professore ordinario per Conte.

Scontro tra Conte e Le Iene

Stando a quanto riportato dai documenti che verranno resi pubblici durante la trasmissione, Conte e Alpa avrebbero avuto una collaborazione ufficiale prima che quest’ultimo giudicasse il futuro Premier durante il concorso per diventare professore universitario di diritto privato. In precedenza lo steso Conte aveva affermato come con Alpa non vi fosse stato alcun rapporto lavorativo e che fossero soltanto coinquilini.

Nel documento è infatti presente una lista delle prestazione che Conte e Alpa avrebbero svolto assieme, con allegata la relativa parcella per la quale viene chiesto che venga pagata su un unico contro corrente. Secondo quanto affermato da Le Iene infatti, la suddetta parcella: “Ci consente di notare come il totale fatturato da Alpa corrisponda con il totale delle voci delle prestazioni indicate nel progetto di parcella cofirmato da Alpa e Conte”.

La risposta di Palazzo Chigi

Le carte recuperate dai giornalisti de Le Iene dimostrerebbero dunque l’incompatibilità di Guido Alpa a giudicare Giuseppe Conte nel concorso per la sua abilitazione a professore ordinario, smentendo le precedenti dichiarazioni del Premier che aveva ribadito: “Mai un conto corrente insieme”. A poche ore dall’annuncio de Le Iene, Palazzo Chigi ha inoltre immediatamente replicato alle accuse del programma di Italia 1 affermando: “Sono documenti ininfluenti, che non dimostrano nulla”.