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Salvini a processo a Torino: fedeli recitano il rosario davanti al tribunale

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Davanti al tribunale di Torino diversi fedeli recitano il rosario a sostegno di Salvini, accusato di vilipendio nei confronti della magistratura.

In occasione dell’udienza del processo che vede Salvini imputato a Torino per vilipendio nei confronti della magistratura, un gruppo di venti persone si è riunito in preghiera davanti al tribunale recitando un rosario. La manifestazione religiosa a sostegno dell’ex ministro dell’Interno era già stata annunciata ai primi di dicembre.

I fedeli davanti al tribunale

Sono circa venti i fedeli che, a partire dalle ore 9, si sono radunate davanti al tribunale del capoluogo piemontese. Ognuno di loro ha mostrato il proprio supporto al leader della Lega brandendo rosario e crocifisso, perché – spiega un’organizzatrice – “la fede è l’unica arma che abbiamo in mano per sostenere la battaglia di Salvini. Non importa se lui oggi non si presenterò davanti ai giudici. La preghiera arriva ovunque”.

Salvini a processo a Torino

La manifestazione di stampo cattolico a favore di Salvini era già stata annunciata lo scorso 3 dicembre. La recita del rosario è un modo per opporsi al “tentativo di regime di una giustizia che vuole imbavagliare il diritto degli italiani ad esprimere la loro libertà di pensiero“, ha detto Angela Ciconte, colei che ha dato vita al movimento. L’idea è anche quella di supportare Salvini in quanto difensore, a loro dire, dei valori di libertà, identità e appartenenza alla fede cristiana. Cosa dimostrata dal fatto che, quando la donna l’ha informato direttamente dell’iniziativa, lui ha tirato fuori dalla tasca un rosario.

Davanti al tribunale non ci sarà solo chi pregherà per lui, ha spiegato Ciconte, ma anche chi raccoglierà firme o distribuirà volantini a seconda delle proprie sensibilità. Una protesta a più voci che nasce in opposizione dell’altra, ovvero quella delle sardine. Angela le ha definite come persone che non sanno per quale motivo scendono in piazza, “un po’ come quelli che vanno al Gay Pride solo perché colorato“. Tra l’altro poco più tardi nella stessa giornata si riuniranno anche loro per manifestare contro il leader del Carroccio.

Ad intervenire c’è stato anche Sergio, un altro dei promotori dell’iniziativa. Ha spiegato che il fine di chi scenderà in piazza sarà quello di supportare chiunque manifesti, difenda e mostri in pubblico i simboli cristiani. “Ora lo facciamo per Salvini perché l’ha fatto, ma in futuro potremmo farlo per chiunque altro lavori per il bene del Paese“, ha affermato.