> > Salvini indagato per voli di Stato: "Vado in tribunale col sorriso"

Salvini indagato per voli di Stato: "Vado in tribunale col sorriso"

matteo salvini indagato

Ancora caos voli di Stato: Matteo Salvini risulta indagato dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio.

Nuovi guai per l’ex vicepremier Matteo Salvini, indagato dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio nell’inchiesta sull’utilizzo dei voli di Stato ai tempi in cui era ministro dell’Interno. La Procura ha infatti chiesto l’iscrizione nel registro degli indagati del leader della Lega come “atto dovuto” a seguito della ricezione del fascicolo da parte della Corte dei Conti.

La risposta di Salvini

“Guarda un po’ che personaggio particolare che sono“, ha commentato ironicamente Matteo Salvini. “Tutti i voli di Stato – e chiedetelo al capo della polizia e dei Vigili del Fuoco – erano utilizzati in giornate in cui c’erano presenze istituzionali in caserme, comandi dei Vigili del Fuoco, a Platì, a San Luca, a Castelvolturno, da Nord a Sud, per motivi istituzionali“. L’ex ministro ha escluso categoricamente di “prendere voli di Stato per andare in vacanza, quello lo faceva qualcun altro. Se però mi chiamano, vado in tribunale col sorriso”.

Matteo Salvini indagato

Nuovi guai per Matteo Salvini che finisce al centro delle cronache ancora una volta per i voli di Stato: il tutto parte da un’inchiesta dello scorso maggio relativa ad alcuni viaggi compiuti dall’ex vicepremier su aerei della Polizia e dei Vigili del Fuoco tra il 2018 e il 2019. Tutti i viaggi erano ufficialmente giustificati da appuntamenti istituzionali ma erano sempre collegati ad eventi di partito che hanno creato sospetti.

L’indagine della Corte dei Conti

I giudici contabili avevano individuato in tutto 35 trasferte illecite: “20 voli con aereo P-180 e 14 voli con elicotteri in dotazione al Dipartimento di Pubblica Sicurezza oltre a un volo con aereo P-180 dei vigili del fuoco“. Il fascicolo, tuttavia, era stato archiviato in quanto tali viaggi non comportavano alcun danno erariale ma sulla vicenda restano ancora dei dubbi: “Illegittima la scelta di consentire l’uso dei menzionati velivoli per la finalità di trasporto aereo del ministro e del personale al seguito” si recrimina. I voli di Stato sarebbero infatti riservati alle 5 massime cariche dello Stato salvo specifiche autorizzazioni. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza aveva ribadito l’assenza di irregolarità, ma la vicenda è rimasta aperta sotto l’aspetto penale, motivo per cui la Procura di Roma ha deciso di aprire un nuovo fascicolo finito sul tavolo del Tribunale dei Ministri.