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Giuseppe Conte su Matteo Salvini: "Mi ha deluso l'arroganza politica"

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Il Premier Giuseppe Conte ha trattato vari argomenti, come il rapporto con Movimento 5 Stelle, la Lega, Ilva e il suo futuro nel mondo della politica

Ospite dell’ultima puntata di venerdì 13 dicembre 2019 del talk di approfondimento politico sul Nove, Accordi & Disaccordi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha trattato vari argomenti, come il rapporto con Movimento 5 Stelle, la Lega, Ilva e il suo futuro nel mondo della politica.

Le dichiarazioni di Giuseppe Conte

Di rientro dal Consiglio europeo a Bruxelles, il premier Giuseppe Conte è stato ospite dell’ultima puntata del talk di approfondimento politico condotto da Luca Sommi e Andrea Scanzi sul Nove, Accordi & Disaccordi.

L’intervista è iniziata parlando dell’approvazione della risoluzione di maggioranza sul Fondo salva Stati, che ha spaccato il Parlamento. In Senato il M5s fibrilla e quattro senatori pentastellati hanno infatti votato no. Secondo il Premier si tratta di un “Negoziato che deve ancora affrontare alcune criticità. Riserviamoci di proseguire questo negoziato“. Proprio in merito al Movimento 5 Stelle, inoltre, si è parlato del passaggio di tre senatori del partito guidato da Luigi Di Maio alla Lega. A tal proposito ha affermato: “Io considero questi casi assolutamente isolati: c’era qualche posizione di malcontento costruita nel passato. Non vedo prospettive preoccupanti”. Per poi aggiungere: “Difficile che si possa preferire andare al’opposizione senza una prospettiva concreta”.

Per quanto riguarda il rapporto con Di Maio, inoltre, ha ribadito che “quando ci incontriamo c’è un clima molto costruttivo. C’è consapevolezza di lavorare. In realtà il rapporto personale è molto buono, sicuramente all’interno del movimento 5 stelle ci sono delle sofferenze. Quello che ho consigliato a Di Maio è di dare segnali di rinnovamento, riorganizzazione e ristrutturazione”.

Tra i temi trattati, poi, le voci in base alle quali alcuni commentatori suggeriscono che il premier sia più vicino al Pd che al M5s. Allusioni alle quali il presidente del Consiglio Conte ha risposto: “Sbagliano completamente. In questo momento il Pd esprime una maggiore compattezza e unità di fronte a un movimento sottoposto a fibrillazioni”.

Il rapporto con Salvini e Renzi

Inevitabile una parentesi sul primo Governo Conte, quello targato Movimento 5 Stelle – Lega. Proprio sul leader della Lega, il presidente del Consiglio ha dichiarato: “Matteo Salvini, sul lato umano, mi ha deluso l’arroganza politica. Grandi meriti per il suo successo politico, ha portato la Lega al governo dopo essere stato all’opposizione. Poteva contribuire, ma poi non si è accontentato. Ha perso secondo me ad un certo punto la bussola”. Proprio parlando di Salvini, si è parlato del tema dell’immigrazione. “Stiamo incrementando i numeri di rimpatri su cui prima si è fatto poco. Stiamo facendo senza clamori, ottenendo risultati, anche migliori, senza far stare persone 20 giorni in mare”.

In merito al rapporto con Matteo Renzi: “Io mi fido di tutti quelli che lavorano con me”, ha risposto Conte. Ribadendo che “Io ho un progetto, se qualcuno si assumerà la responsabilità di fermare questo progetto se ne assumerà tutte le conseguenze. Lo spiegherà ai cittadini italiani”. Con Renzi, ha poi aggiunto il Premier: “Non abbiamo una frequentazione personale. A me interessano i fatti se gli sto simpatico o no non mi interessa”. Sull’inchiesta Open, invece, “Lasciamo lavorare i magistrati”.

Conte tra Sardine, Ilva e futuro in politica

Non ho velleità di fare un mio partito. A me piace far politica. Non mi ci vedo disinteressato dalla politica domani. Ci sono mille modi per fare politica. Non significa che farò un partito”, ha affermato Giuseppe Conte in risposta alla domanda se in futuro farà un proprio partito. Tra gli altri argomenti trattati, poi, il caso ex Ilva e le Sardine. A proposito di quest’ultime, Conte trova “affascinanti questi giovani e la loro voglia di partecipazione”.

In merito al caso Ilva, che ha dovuto fare di recente i conti con lo spegnimento dell’altoforno 2, il presidente del Consiglio sottolinea l’impegno del Governo di voler salvare l’ex Ilva, tanto da non escludere la possibilità che vi sia una forma di sostengo pubblico. Per finire, alla domanda se è felice, il Premier ha risposto: “La felicità non è un mio traguardo. Sono un uomo impegnato, consapevole delle grandi responsabilità”.