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Cannabis light, nuovo attacco del leader della Lega Salvini

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Attacco del centro destra, in particolare di Salvini e Meloni, all'emendamento presentato in Senato sulla legge che regola la cannabis light.

La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha annunciato all’Aula del Senato il giudizio di inammissibilità della norma che avrebbe consentito la vendita della canapa con un limite massimo di Thc del 0,5%. Il centrodestra ha accolto con cori e applausi l’annuncio della presidente.

Salvini contro la cannabis light

“A me l’idea di uno Stato spacciatore di droga fa schifo. È la morte di una società e di una cultura. Il posto degli spacciatori è la galera e un Parlamento che pensa alla droga libera è una vergogna”. Questo quanto dichiarato dal leader della Lega Matteo Salvini. Al coro proibizionista si unisce anche Giorgia Meloni che definisce “follia” l’emendamento presentato dalla maggioranza.

La risposta del Movimento 5 stelle alla propaganda della Lega non si fa attendere. La replica si concentra sul fatto che la cannabis light, con livello di Thc inferiore allo 0, 5 per cento, non sia una sostanza stupefacente. L’emendamento in questione dovrà ora essere giudicato dalla presidenza del Senato.

“Non fa altro che stabilire un’imposta e ratificare quanto già previsto dalla legge 242 del 2016”, ribadisce ancora una volta l’esponente M5s Francesco Mollame. “Finalmente siamo riusciti a superare un dannoso pregiudizio che ostacola un comparto economico ‘green italiano’ che dà lavoro a migliaia di addetti e che si sviluppa in linea con una economia sostenibile, dalla bioedilizia ai materiali biocompositi compresi”, conclude Mollame.

Il mercato della cannabis light ha creato infatti negli ultimi anni non solo nuovi posti di lavoro ma soprattutto nuovi giri di affari in diversi settori dell’economia.