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Ue come Auschwitz: Raggi revoca l'incarico da vignettista a Marione

improta raggi disegnatore

Virginia Raggi revoca l'incarico a Marione, il disegnatore autore della vignetta-bufera sull'Ue rappresentata come Auschwitz.

Revocato l’incarico a Marione, il disegnatore scelto dal Campidoglio per la creazione di una campagna di educazione civica. Sua la vignetta che ritrae l’Ue come un lager nazista, che ha scatenato le ire del profilo Twitter del Museo del campo di concentramento. Critiche anche da parte del Pd.

Raggi revoca incarico a Marione

Si è chiusa la bufera attorno al disegnatore Mario Improta, in arte Marione, cui la sindaca di Roma Virginia Raggi ha revocato l’incarico come autore di una campagna di educazione civica per il Campidoglio. La vignetta che ha fatto discutere ritrae l’Unione Europea come il lager di Auschwitz, da cui la Gran Bretagna fugge nelle vesti di deportato. “‘Arbeit macht frei’ era un’illusione cinica che le Ss davano ai prigionieri di #Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell’odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo simbolo strumentalizzato e vergognosamente abusato”, si è letto nel profilo ufficiale Twitter del Museo del campo di concentramento, tra i primi a mostrare sbigottimento, e a cui si sono uniti tanti followers con commenti provenienti da ogni parte del mondo. Argomento non gradito neanche alla Comunità ebraica di Roma, intervenuta affermando che fare satira utilizzando Auschwitz è “un errore pericoloso”.

E dove il presidente Ruth Dureghello, sempre su Twitter, ha dato la stangata decisiva: “Non si può relativizzare la Memoria per fini politici sopratutto quando ci si assume la responsabilità di produrre materiale per gli studenti. Spero che la collaborazione con il Comune termini quanto prima”.

L’intervento della Raggi e del Pd

La prima cittadina di Roma si era utilizzata di Marione per la realizzazione di un fumetto civico da distribuire nelle scuole romane, figura che ha deciso – a seguito dell’aumentare delle proteste – di allontanare, mettendo sul tavolo le proprie riflessioni da cittadina e sindaca: “Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l’amministrazione ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste”. Nonostante le dichiarazioni, forti del critiche del Partito Democratico, intervenuto con parole al veleno nei confronti del vignettista: “Vergognosa e offensiva rappresentazione della Brexit! Per farsi un po’ di pubblicità di bassa lega usa l’orrore dell’Olocausto. Offende milioni di vittime della follia nazi-fascista. Una rappresentazione satirica che colpisce per la sua crudeltà ogni democratico e tutti coloro che hanno combattuto contro le mostruosità delle dittature che hanno generato e teorizzato la Shoah”.

Improta, qualche ora dopo, aveva provato ad aggiustare il tiro sostituendo il lager con una latrina, ma a frittata fatta l’unica cosa a cambiare è stata la sua posizione: “licenziato“. A tal proposito, si è così espresso su Twitter: “La patetica e strumentale montagna di fango che sto subendo per aver osato equiparare la Unione Europea ad un campo di sterminio è la cifra dello schifo del pensiero unico, del politicamente corretto, messo in atto da una banda di criminali che ha devastato l’economia”.