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Prima riunione Sardine al centro sociale degli abusivi: è polemica

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Il 15 dicembre i coordinatori delle Sardine si sono riuniti per un "congressino" a Roma: la sede scelta, però, era un centro sociale di abusivi.

Nella mattinata di domenica 15 dicembre i coordinatori delle Sardine si sono riuniti per un “congressino” nella sede di via Santa Croce in Gerusalemme 55 a Roma. Tuttavia, il palazzo scelto dal movimento ha suscitato diverse polemiche sia sul web sia nella politica. Infatti, da quanto si apprende, la struttura sarebbe stata occupata abusivamente da alcune famiglie. Inoltre, lo scorso 12 maggio, il cardinale Konrad Krajewski (elemosiniere del Papa) vi sarebbe entrato per togliere i sigilli ai contatori e riattivare la luce. “È stato un gesto disperato – aveva dichiarato il porporato -. Sono intervenuto personalmente. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi”. Ora è di nuovo polemica per la sede scelta dalla Sardine per la riunione.

Sardine, polemica su sede congressino

Dalle ore 9 alle ore 13 di domenica 15 dicembre i coordinatori delle Sardine si sono riuniti per un “congressino” a Roma: la sede scelta, però, era un centro sociale di abusivi. Nel palazzo ex sede dell’Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme, inoltre, ci sarebbero diversi ragazzini minorenni. Con gli anni e dopo l’occupazione nel 2013 di Action si sarebbero accumulati almeno 300 mila euro di debiti al punto che la società che elargisce energia elettrica aveva bloccato i contatori. Tuttavia, alcune famiglie sono entrate senza permesso e l’elemosiniere del Papa lo scorso 12 maggio aveva aperto loro l’elettricità e i contatori. “È arrivato nel pomeriggio, ha portato regali a tutti i bambini e ha promesso che se entro le 20 non fosse stata ripristinata la corrente nello stabile l’avrebbe riallacciata lui stesso – hanno raccontato i testimoni -. E così è stato. Padre Konrad si è calato nel pozzo, ha staccato i sigilli e ha riacceso la luce. E si è preso, a nome del Vaticano, la piena responsabilità dell’azione con Prefettura e Acea”.

Infiammano le polemiche per la struttura che ospita alcune famiglie entrate senza permesso. Al di fuori del palazzo, inoltre, era stato esposto uno striscione con su scritto: “Viva le sardine, abbasso gli sgombri“.