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Il dl Fisco diventa legge: ok di Palazzo Madama con 166 voti a favore

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Con 166 sì l'Aula del Senato ha dato il via libera al dl Fisco, che ora diventa legge. Vediamo tutte le novità presenti all'interno della manovra.

Nel tardo pomeriggio del 17 dicembre l’Aula del Senato ha dato il via libera alla fiducia sul dl Fisco, che diventa così legge a tutti gli effetti. La votazione a Palazzo Madama è stata tuttavia accompagnata dalle proteste delle opposizioni, che hanno criticato la mancanza del dibattimento parlamentare a causa delle tempistiche eccessivamente ristrette. A questo punto manca soltanto l’approvazione finale della Camera dei Deputati, prevista per domenica 22 dicembre e per la quale numerosi parlamentari hanno già annunciato il ricorso alla Consulta.

Il dl Fisco è legge

Sono numerose le novità presenti all’interno del dl Fisco votato dal Senato: tra le più importanti abbiamo lo stop alle multe per i commercianti che non accettano i pagamenti elettronici e titolari di partita Iva senza Pos, ma anche una proroga della lotteria degli scontrini che slitterà al primo luglio del 2020. Sempre in ambito fiscale vi è la nuova scadenza per la presentazione del 730, che dal 2021 passerà dal 23 luglio al 30 settembre, mentre è saltato l’ampliamento della numero dei contribuenti che potranno usare il 730 al posto dell’ex Unico. Viene confermato inoltre il carcere per i grandi evasori.

Nel settore sanitario verranno poi stanziati circa 200 milioni di euro, con un aumento del tetto di spesa per il personale che sale dal 5% al 10% nel triennio 2019-2021. In arrivo anche l’ormai celebre Tampon Tax: cioè l’abbassamento dell’Iva dal 22% al 5% sui tamponi e sugli assorbenti interni biodegradabili e sulle coppette.

Novità per il bollo auto

Per quanto riguarda il bollo auto si passerà alla creazione di un’unica banca dati al fine di ridurre l’evasione del bollo stesso. Per chi tuttavia continuerà a non pagare la tassa di possesso sul proprio veicolo sarà concesso un limite di 30 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione. Nel caso non venisse fatto, l’avviso dell’Agenzia dell’Entrate verrà trasformato in cartella di pagamento. Viene prorogata inoltre fino al 6 marzo 2020 la moratoria per chi non ha ancora installato i seggiolini anti abbandono sulla propria automobile.

Sì all’equiparazione tra partiti e fondazioni

Nella manovra viene inoltre bloccato lo slittamento al 2021 per le disposizioni sull’equiparazione tra partiti politici e fondazioni al fine di una maggiore trasparenza nella rendicontazione. La modifica arriva dopo un duro scontro in seno alla maggioranza, con Italia Viva contraria allo slittamento della norma e l’asse Pd-M5s-LeU invece favorevole. Nel corso del dibattito interno, Luigi Di Maio aveva esplicitamente parlato di “porcheria che andava tolta” e il decreto rinviato in Commissione.