> > Congresso della Lega, Salvini risponde a Bossi: "Fermo al passato"

Congresso della Lega, Salvini risponde a Bossi: "Fermo al passato"

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Matteo Salvini risponde a Umberto Bossi, dopo l'attacco del "senatur" in occasione del congresso della Lega.

Umberto Bossi ha raggiunto il congresso straordinario della Lega a Milano ed è stato accolto da un fragoroso applauso da parte dei delegati: “Oggi non si chiude nessuna Lega – ha detto -. Siamo noi che concediamo. Salvini non ci può imporre un ca**o e lo diciamo con franchezza, le cose imposte non funzionano“. Era stata incerta fino all’ultimo la presenza al congresso, quello che sancisce di fatto la fine del partito da lui fondato per lasciare spazio alla nuova Lega Salvini Premier.

Salvini risponde a Bossi

“Qualcuno nel partito è fermo al passato e pensa che ci sia una parte del Paese che merita meno dell’altra, ma sbaglia. Solo uniti si vince” è la replica di Matteo Salvini al senatur in una diretta Facebook. “Non ritenevo giusto che la Lega si occupasse solo di una parte di Paese. L’Italia vince da Nord a Sud, tutta insieme, nel nome del merito, dell’autonomia, della responsabilità, ma unendosi. L’Italia deve offrire prospettive di lavoro ai giovani emiliani e ai giovani calabresi”.

Bossi al congresso della Lega

Umberto Bossi, seduto sulla sua sedia a rotelle a causa dei problemi di salute, è arrivato all’hotel Leonardo da Vinci di Milano per presenziare al congresso che sancirà il nuovo statuto della Lega. “Oggi un funerale? Col ca**o, oggi è il funerale degli altri: la Lega è un partito nazionale dei popoli del Nord e questo ormai tutti l’hanno capito” ha detto mostrando il dito medio. “Non ci sono litigi per fortuna, sarebbe solo un modo per dare soddisfazione agli altri” ha poi detto a pochi passi da Salvini.

“L’autonomia? Una battaglia da proseguire”

Sull’autonomia non siamo riusciti a ottenere niente, ma è una battaglia che la Lega deve mantenere – ha detto poi Bossi prima di commentare l’operato di Matteo Salvini – È uno di quelli che vuole combattere ancora. La battaglia della Lega sarà sempre cambiare le cose, il centralismo, fare in modo che il Paese diventi davvero democratico. Il fatto che adesso vogliano condannare Salvini vuol dire che qualcosa lo abbiamo fatto bene, non ho mai visto un segretario della Lega che sia stato tranquillo“.

Bossi sulle sardine

Non bisogna sottovalutare le sardine – ha detto Bossi arrivando al congresso -, sono un’operazione intelligente. Rappresentano la spunta sociale contro il Palazzo. All’inizio lo abbiamo fatto anche noi della Lega. Le sardine non diventeranno un partito, il partito c’è e si chiama Pd“.