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Il neo ministro Gaetano Manfredi è indagato per falso: "Atto formale"

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Il rettore dell'Università di Napoli, all'indomani della nomina a ministro della Ricerca, comincia a traballare: Manfredi è indagato per falso.

Giuseppe Conte ha nominato i nuovi ministri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: il Ministero si è sdoppiato tra Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi. A sostituire Lorenzo Fioramonti, quindi, saranno due figure anziché una soltanto. Ma all’indomani della nomina iniziano a sorgere le prime grane per il rettore dell’Università di Napoli. Infatti, Manfredi è indagato per falso nel ruolo di ingegnere collaudatore delle case costruite per i terremotati de L’Aquila. Il processo di indagine, però, non è mai partito a causa di una serie di vicissitudini.

Gaetano Manfredi indagato per falso

Nella conferenza stampa di fine anno a Villa Madama, il premier Conte ha sdoppiato il Ministero dell’Istruzione: alla Scuola ha nominato Lucia Azzolina, alla Ricerca invece Gaetano Manfredi. Lorenzo Fioramonti, quindi, verrà sostituito da due figure. Il rettore dell’Università di Napoli, però, all’indomani della nomina comincia a traballare: Manfredi, infatti, è indagato per falso. Nell’esercizio del suo ruolo di ingegnere collaudatore delle case (volute da Berlusconi) costruite per i terremotati de L’Aquila, il neo ministro avrebbe guadagnato l’accusa di falso.

A seguito del crollo di alcuni balconi, infatti, la procura abruzzese mise sotto inchiesta 37 persone nel 2015, tra le quali anche Gaetano Manfredi. Nelle vesti di ingegnere, infatti, a lui era stata affidata “la perizia sui materiali delle case”. La sua relazione, inoltre, risulterebbe falsa secondo gli inquirenti. Ma da quell’accusa non è mai partita alcuna indagine. Il 5 febbraio 2020, tuttavia, è fissata l’udienza preliminare per decidere l’archiviazione o il rinvio a giudizio di 29 delle 37 persone indagate.

La replica di Manfredi

In un intervento ai microfoni del Corriere della Sera, il neo ministro Manfredi ha voluto replicare alle accuse. Il rettore ha spiegato che “si tratta di una contestazione puramente formale a tutte le commissioni di collaudo”. Il ministro assicura: “Non ho fatto nulla di irregolare”.