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Vicesindaca a Salvini: "Smetta di parlare di casta come i francescani"

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Non è piaciuta a Matteo Salvini la lettera indirizzata a lui da una vicesindaca del comune di Monte San Giacomo, nei pressi di Salerno.

Angela D’Alto, la vicesindaca della cittadina di Monte San Giacomo, in provincia di Salerno, ha scritto una lettera all’ex ministro Matteo Salvini. Nel testo della missiva la donna attacca duramente il leader leghista accusandolo di utilizzare una propaganda anti-casta che viene smentita dai fatti concreti. Tuttavia, Salvini non si lascia scivolare addosso queste parole e replica spiegando di aver rivestito cariche istituzionali di rilievo. Il leader del Carroccio, infine, non si spiega come un vicesindaco possa utilizzare questi toni con dei professionisti della politica.

Vicesindaca scrive lettera a Salvini

Non è piaciuta a Matteo Salvini la lettera indirizzata a lui da una vicesindaca del comune di Monte San Giacomo, nei pressi di Salerno. Angela D’Alto, infatti, non ha utilizzato mezzi termini con l’ex ministro, accusandolo di utilizzare propaganda anti-casta. La vicesindaca ha invitato il ministro ad abbandonare i suoi rituali social, a smettere di pubblicare immagini di cibo per documentare le sue giornate. Ha invitato inoltre a smettere di insultare i colleghi in politica e ha rimarcato ogni singolo comportamento del leghista che non ha approvato. Ecco cosa ha scritto (testo riportato da TPI).

Signor ex ministro Salvini” esordisce la donna, “è da oltre un anno e mezzo che non c’è ora del giorno o della notte in cui non sia stato presente in trasmissioni tv”. “Ha avvertito la necessità di farci sapere cosa mangiava, di farci assistere a interminabili dirette dalla sagra della cipolla, dalla festa della porchetta, in cui dichiarava guerra all’Europa, alla Libia, al Medioriente, alla Francia , alla Germania, al Papa, ai gay, ai neri, alla Kamchatca da Cinisello Balsamo con due carrarmati” prosegue ancora.

“L’abbiamo vista baciare il rosario e insultare la chiesa, sputare sul tricolore e sventolare il tricolore, fidanzato, single, sul letto con la morosa, a casa col gattino, in mutande, in spiaggia con le cubiste, fino alla Waterloo del Papeete beach, dove in costume, tra un mojito e una ballerina, ha fatto cadere il governo. Dopo aver elencato una lunga lista di azione che non ha approvato, la vicesindaca continua la sua missiva con un attacco. “Abbiamo sopportato tutto” ha spigato, ma “c’è una cosa che non sopporto più: sentire la sua indegna bugia su quanto lei sia ‘il nuovo‘“. Tutto questo, spiega D’Alto, per la “cifra di 2,5 MILIONI di euro di STIPENDI pubblici”.

Infine, in conclusione alcune esortazioni a Salvini: “Smetta di parlarci di casta, come se lei fosse un francescano scalzo, che della politica e dei suoi privilegi non sa nulla. Smetta di insultare le tante persone che la politica la fanno con serietà e passione e magari gratis, come tanti di noi“. La firma poi è del tutto singolare: “Angela D’alto Vicesindaco“.