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Bonaccini a Borgonzoni: "Se tieni alla regione dimettiti dal Senato"

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Bonaccini ha chiesto alla Borgonzoni di lasciare il posto occupato in Senato per dimostarre il suo interesse per la Regione.

Botta e risposta tra i due candidati che il 26 gennaio 2020 si giocheranno il ruolo di Presidente dell’Emilia-Romagna. Stefano Bonaccini ha infatti invitato Lucia Borgonzoni a dimettersi dal Senato per dimostrare di tenere davvero alla regione, parole a cui hanno fatto eco quelle della diretta interessata.

Bonaccini invita Borgonzoni a dimettersi dal Senato

Il candidato del centrosinistra ha infatti ricordato che la sua avversaria ha sostenuto che a lei interessi solo l’Emilia-Romagna, mentre lui punterebbe ad altro. Ha però aggiunto che, a differenza sua, non si è candidato in Parlamento nel 2018 e non ha intenzione di farlo in futuro. “Se il 26 gennaio vincerò guiderò la Regione come ho fatto nei 5 anni precedenti; se perderò sarò qui a fare opposizione in consiglio regionale“, ha infatti dichiarato.

Ha quindi chiesto alla Borgonzoni di impegnarsi a fare altrettanto lasciando il seggio da senatrice e accettando, anche in caso di sconfitta, di rimanere in Regione a onorare l’impegno che sta assumendo coi cittadini. Un gesto concreto che secondo lui dimostrerebbe che tiene davvero all’Emilia-Romagna e che, se fatto, sarà il primo a riconoscerle.

La replica di Lucia Borgonzoni

Immediata la replica della candidata del centrodestra, che ha definito elementare il livello delle affermazioni di Bonaccini. Quest’ultimo è stato da lei invitato a parlare di temi concreti quali la chiusura delle agende in sanità, la lunghezza delle liste d’attesa, i motivi per cui in agricoltura ci sono aziende che hanno aspettato per due anni i fondi e l’assenza di un piano di bonifiche regionale.

Nessuna parola da parte sua sull’argomento dimissioni, solo un invito ad “entrare veramente un pochino nei temi e smetterla di fare i bambini piccoli“. L’attuale Presidente ha controreplicato a sua volta affermando che con tali parole lei abbia ribadito di non dimettersi e rimanere senatrice, tenendo aperta la porta per Roma in caso di sconfitta. “E’ giusto che gli elettori lo sappiano“, ha concluso.