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Gianluigi Paragone e l'sms a Mentana: "Perchè non entro nella Lega"

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A chi lo accusa di apprestarsi ad entrare nella Lega, Gianluigi Paragone ha chiarito perché non lo farà in un sms inviato a Mentana.

Enrico Mentana ha chiesto via Whatsapp a Gianluigi Paragone, espulso dai probiviri dal Movimento Cinque Stelle, cosa risponde a chi lo accusa di essere pronto ad entrare nella Lega di Matteo Salvini. La risposta dell’ex grillino è stata chiara e non lascia adito a dubbi.

Gianluigi Paragone nella Lega?

Dopo la sua uscita forzata dal M5S dovuta alla mancanza del suo voto in favore della legge di bilancio, in tanti avevano vociferato su un suo possibile ingresso nel Carroccio. A farlo erano stati soprattutto alcuni suoi ex colleghi di partito, secondo cui Paragone fosse in passato una quinta colonna leghista. Accusa da cui l’aveva difeso Alessandro Di Battista definendolo più grillino di tanti altri.

Il diretto interessato ha però spiegato di voler rimanere nel Movimento opponendosi alla decisione presa “dai signori del nulla“, chiudendo di fatto la possibilità di entrare in altri partiti o nel gruppo misto. La smentita è arrivata esplicitamente anche in un messaggio inviato a Mentana che ne ha riportato il testo sui suoi canali social. Paragone ha scritto al giornalista di non poter andare con chi sarebbe disposto a candidare Draghi come Presidente della Repubblica. E con chi non ha il coraggio di dire che bisogna nazionalizzare autostrade e telecomunicazioni.

I riferimenti sono in primis allo “Why not?” pronunciato da Salvini in risposta a chi gli chiedeva della possibilità di vedere in futuro l’ex titolare della BCE al Quirinale. E poi alla differente posizione assunta da Lega e M5S in relazione alla nazionalizzazione delle autostrade, su cui la prima ha spesso mostrato reticenza.