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Crisi M5s, chi sono i deputati che lasciano il Movimento dopo l'espulsione di Paragone

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Dopo l'espulsione del senatore Gianluigi Paragone, due deputati lasciano il gruppo cinquestelle alla Camera per passare al Misto.

Tutta colpa della legge di Bilancio, o forse no. Passate le feste natalizie e appena dopo il brusio di governo sull’approvazione della riforma Bonafede (che a partire dal 2020 rimodellerà la prescrizione dopo il primo grado di giudizio) è tempo per una nuova fase di crisi per il gruppo politico dei pentastellati. Complice anche la discussa espulsione del senatore e giornalista Gianluigi Paragone, l’emorragia di deputati che escono dal Movimento 5 stelle sembra non volersi arrestare. La diaspora dei grillini continua.

Chi sono i deputati che lasciano il M5s

A dire addio a Luigi Di Maio sono i deputati Angiola e Rospi che confluiranno nel gruppo Misto. Il primo, 51 enne originario del tarantino, è professore di Economia all’Università di Foggia. La causa non sembrerebbe essere strettamente collegata alla polemica sulla Legge di Bilancio (approvata dopo solo due letture e senza che la Camera potesse intervenire). Nunzio Angiola lascia de facto i grillini dopo le criticità riscontrate nelle modalità secondo cui verrà istituita l‘Agenzia Nazionale per la Ricerca.

Il secondo, 41enne di Matera, è docente e ingegnere all’Università della Basilicata. Gianluca Rospi interrogato dai vertici pentastellati, assente in aula durante le votazioni sulla manovra, ha dichiarato di non aver potuto partecipare al voto sulla Legge di Bilancio a “causa di problemi familiari”. Lascia il Movimento dopo una lunga riflessione sulla gestione troppo “oligarchica” del gruppo.

Gianluca Rospi insieme all'ex ministro Fioramonti

Le dichiarazioni di Nunzio Angiola

In una nota ha affermato che “Per una serie di meditate e rilevanti ragioni ho dato il mio voto di fiducia al Governo di Giuseppe Conte, ma non ho votato la Legge di Bilancio”- ha spiegato il deputato – “Ho manifestato vivo disappunto per la compressione delle prerogative parlamentari e per l’approvazione di provvedimenti che, nella mia qualità di professore ordinario nell’Università, non potevo assolutamente accettare”.

Angiola ha poi concluso “Ho più volte denunciato scarsa collegialità e scarsa attenzione ai singoli parlamentari, sia come persone sia come professionisti, con tutte le conseguenze che ciò può comportare in termini di “visibilità” dei territori nelle scelte legislative e di Governo”.

Nunzio Angiola, ex M5s

Le dichiarazioni di Gianluca Rospi

L’ex grillino ha spiegato “Lascio il M5S e passo al Gruppo Misto perché non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica”. Una decisione la sua, molto combattuta “In queste festività ho riflettuto tanto e, per svariate ragioni, in primis il non condividere la Manovra di Bilancio approvata di recente e la mancanza di collegialità nelle decisioni all’interno del gruppo, ho maturato l’idea di lasciare, con grande rammarico, il Movimento 5 Stelle”.

Gianluca Rospi, ex M5s