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Luigi Di Maio in Turchia: "Il nostro obbiettivo è raggiungere la pace"

di maio turchia

Dopo il fallimento del vertice sulla Libia in Ue, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio incontra il capo della diplomazia turca Mevlut Cavusoglu.

All’indomani del vertice straordinario sulla Libia a Bruxelles, Luigi Di Maio vola a Istambul, in Turchia per incontrare Mevlut Cavusoglu, capo della diplomazia turca. Si tratta del primo incontro tra Roma e Ankara dal voto del 2 gennaio scorso. “Il nostro obbiettivo – ha spiegato il ministro degli Esteri italiano – è raggiungere la Pace” in Libia. Infatti, “la Libia ci interessa più di tutti gli altri Paesi perché è a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste”. Il problema di maggior rilievo, secondo il ministro, è “l’interferenza in generale”.

Luigi Di Maio in Turchia

“Felice di dare il benvenuto al ministro degli Affari Esteri italiano Luigi Di Maio – ha scritto su Twitter il capo della diplomazia turca -. Miglioreranno ulteriormente le nostre strette relazioni in vari settori. Scambio di opinioni su questioni internazionali, in particolare la crisi in Libia”. Al tavolo, infatti, si tratteranno le questioni libiche e in particolare quale possibili soluzioni adottare per garantire la pace.

“Credo che la questione libica abbia un problema più grande che è l’interferenza in generale” ha detto Luigi Di Maio dalla Turchia. Per raggiungere la pace, secondo il ministro “serve un cessate il fuoco, serve immediatamente una data della conferenza di Berlino”. In Libia, ricorda inoltre Di Maio, “non c’è solo un problema migrazione ma c’è un rischio terrorismo perché l’instabilità crea terrorismo”.

Insieme al capo della diplomazia turca “siamo d’accordo ad aprire un tavolo tecnico con la Turchia e anche con la Russia perché in questo momento partner come gli Stati Uniti e Paesi importanti come la Russia, l’Egitto, la Turchia sono fondamentali per trovare una soluzione alla crisi libica”. Di Maio, quindi, sottolinea l’importanza di “coltivare un rapporto” con tutti quei Paesi che posso avere “un’influenza nella questione libica”.