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Regionali Emilia Romagna: a Bobbio Salvini sfoggia l'accento emiliano

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In un comizio a Bobbio per le prossime regionali, Salvini ha arricchito la sua strategia di comunicazione sfoggiando un inedito accento emiliano.

A pochi giorni dalle ormai sempre più imminenti elezioni regionali in Emilia Romagna del 26 gennaio, Matteo Salvini sta spingendo il piede sull’acceleratore per riuscire a raggiungere fisicamente quasi tutti i luoghi della regione che si appresta a divenire cruciale per il futuro politico del Paese. Nel suo ultimo comizio tenutosi a Bobbio, in provincia di Piacenza, Salvini ha però voluto essere anche linguisticamente vicino ai suoi elettori, sfoggiando un inedito accento emiliano che si aggiunge come ulteriore capitolo della sua rodata strategia di comunicazione.

Regionali: comizio di Salvini in emiliano

Nel discorso fatto a Bobbio, uno dei principali centri della Val Trebbia, è possibile sentire Matteo Salvini parlare con un insolita cadenza aliena alla sua origine milanese, nella quale sono presenti caratteristiche tipiche della lingua emiliana. Una strategia probabilmente adottata al fine di suscitare empatia nel confronti della popolazione locale, che in questo modo riconoscerebbe Salvini come uno di loro in contrapposizione alla dirigenza romana del Pd.

Se si ascolta bene il video del comizio infatti, si può notare una consistente differenza nella pronuncia delle zeta – che si ammorbidiscono diventando esse – e delle vocali o e a nella prima sillaba delle parole, pronunciate rispettivamente l’una in maniera molto aperta e l’altra molto nasale com’è d’uso in Emilia Romagna. Altre caratteristiche udibili nell’intervento di Salvini sono inoltre l’elisione delle vocali atone interne (soprattutto quando all’inizio dice “io a sto giro per la prima volta nella vita”) e l’utilizzo della parola “babbo” al posto di “papà”, come quando dice: “Io trovo persone che per ricoverare il babbo con l’alzheimer devono andare nelle Marche”.

L’abito non fa il monaco

Non è la prima volta che Salvini si presta ad ardite scelte comunicative per le elezioni in un territorio ostico come l’Emilia Romagna. Recentemente era balzato agli onori delle cronache l’insolito abbigliamento utilizzato dal leader della Lega per il suo comizio al PalaDozza di Bologna del 14 novembre scorso. Un maglioncino verde palude abbinato ad una giacca di velluto a coste che riprendevano negli stilemi il guardaroba di un tipico intellettuale della sinistra bolognese degli anni 70′. Staremo dunque a vedere se le doti camaleontiche di Salvini riusciranno a smuovere l’opinione degli elettori il prossimo 26 gennaio.