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Ragazzo dislessico ridicolizzato da Salvini: "Per le minacce ricevute non lavoro più"

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Spunta un video sul profilo di Mattia Santori: il fondatore delle Sardine insieme a Sergio, il ragazzo insultato da Salvini, denunciano l'episodio.

Sergio, il ragazzo dislessico insultato da Matteo Salvini, ha pubblicato un video in cui denuncia l’episodio: “Per le minacce ricevute non lavoro più”. In compagnia del collega e amico Mattia Santori, il fondatore del movimento, Sergio ha ringraziato tutti per l’affetto ricevuto. Poi ha concluso: “Ci vediamo in piazza”. Il video è apparso sui social di Santori e sta facendo il giro del web. In seguito, però, il 21enne ha pubblicato un messaggio di rettifica su quanto comunicato e anche il suo legale ha provveduto a chiarire la questione.

Ragazzo insultato da Salvini, la denuncia

Da Facebook, Mattia Santori esclama con ironia in un video: “Ci va di sorridere di fronte all’ennesimo caso su cui ci sarebbe da piangere”. Il riferimento è chiaramente all’episodio di Sergio, il ragazzo dislessico insultato da Matteo Salvini. “Sergio – prosegue Santori – oltre a parlare davanti alla piazze, ha anche un lavoro che rischia di perdere o che probabilmente ha già perso perché le solite buffonate di Salvini portano altri buffoni a scatenare un sacco di odio nella vita reale. Quindi per le minacce ricevute è stato consigliato a Sergio di non lavorare più“.

Dopo l’intervento del fondatore delle Sardine, però, parla anche il diretto interessato nonché protagonista della vicenda spiacevole, Sergio Echamanov, che conferma di aver ricevuto su consiglio dell’avvocato, la richiesta di rinunciare al lavoro. “È un periodo un po’ difficile – ha aggiunto il giovane -, ma ci sono persone straordinarie che mi stanno aiutando emotivamente. Ringrazio tutte le sardine che mi stanno riempendo d’amore”. Poi, con estrema forza esclama: “Ci vediamo il 19 gennaio in piazza”. Nonostante gli spiacevoli eventi ai quali è stato esposto, Sergio non smette di scendere in piazza per dire la sua.

La rettifica del ragazzo insultato

Poco dopo Sergio ha rettificato quanto dichiarato in video con un messaggio postato su Facebook: “La mia avvocata La Torre non mi ha mai consigliato di dimettermi o di allontanarmi dal mondo del lavoro, mai e mai. Ho avuto un refuso, dovuto al grande stress, i tempi stretti. Mi scuso con Cathy, che mi sta aiutando ad affrontare questa situazione particolare. Grazie a tutti”.

Sulla questione, infine, è intervenuta anche l’avvocato Cathy La Torre. Al Giornale avrebbe spiegato: “Lui si è dimesso, indipendentemente da me. Quando è arrivato da me si era già dimesso. Mi ha detto: ‘Io mi sono dimesso perché c’ho paura ad andare a lavorare’. E io gli ho detto: ‘Va beh, c’hai paura, non so che dirti'”. Sergio, dunque, avrebbe deciso di lasciare il posto perché “per il tipo di lavoro che fa, cioè il porta a porta, aveva paura”.