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Caso Gregoretti, Salvini: "Per la libertà sono pronto alla prigione"

denuncia salvini

Salvini è pronto alla prigione per guadagnare la libertà: lunedì 20 gennaio si tiene il voto in Giunta per decidere le sorti del senatore leghista.

Alla vigilia del voto in Giunta sul caso Gregoretti, Matteo Salvini annuncia: “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”. La richiesta ai colleghi è chiara: “I senatori della Lega questo voteranno – ha detto ancora il leghista -. Che si faccia questo processo politico, a chi ha difeso la sicurezza, i confini e l’onore di questo Paese”. Il voto in Giunta è previsto per lunedì 20 gennaio alle ore 17.

Caso Gregoretti, Salvini pronto alla prigione

Mancano poche ore al voto della Giunta sul caso Gregoretti: Matteo Salvini, da un comizio a Comacchio, annuncia di essere pronto alla prigione. “Voglio andare – ha detto il leader del Carroccio – in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura“. Il leader leghista è accusato di sequestro di persona e rischia fino a 15 anni di carcere.

Dal palco del comizio, inoltre, Salvini ha rincarato la dose mostrando tutto il suo coraggio ai presenti: “Oggi decidono se sono un criminale o meno. Alle ore 17 è previsto il voto in Giunta, mentre la maggioranza si riunisce alle 15:30 per definire la linea. E infine, citando un detto della nonna, Salvini aggiunge: “Male non fare, paura non avere”. E spiega il significato da attribuirvi: “Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta“.

Non è mancato nemmeno un accenno ai fatti di Bibbiano: “Processino me, però vorrei che processassero anche quelli che a Bibbiano hanno rubato i bambini portandoli via con l’inganno”.