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Di Maio verso le dimissioni: i possibili successori per guidare il M5s

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Sarebbero ormai imminenti le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del M5s: la lista di chi potrebbe prendere il suo posto.

Sarebbe ormai questione di poche ore l’annuncio ufficiale delle dimissioni di Luigi Di Maio dal ruolo di capo politico del M5s, a conferma delle indiscrezioni circolanti già dalla giornata del 21 gennaio all’interno dei palazzi romani. Verso le ore 10 di mercoledì 22 infatti, lo stato maggiore dei M5s dovrebbe riunirsi a Palazzo Chigi al fine di formalizzare l’addio del ministro degli Esteri dal vertice del movimento e decidere contestualmente il suo successore, che si insedierà molto probabilmente al termine di un breve periodo di reggenza ricoperto dal senatore Vito Crimi.

Dimissioni di Luigi Di Maio

Le probabili dimissioni di Luigi Di Maio sarebbero motivate tra le altre cose dal costante calo di consensi subito dal M5s a partire dalle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018. Questo assieme inoltre alle continue accuse personali sull’essere un leader poco carismatico e all’ormai preannunciata disfatta elettorale che molto probabilmente investirà il movimento alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria, dove fino all’ultimo i pentastellati hanno titubato sulla loro partecipazione lasciando poi l’onere della decisione agli stessi militanti tramite la piattaforma Rousseau.

Secondo alcune fonti di palazzo, sarebbe stato lo stesso Di Maio ad aver confidato ad alcuni collaboratori le sue intenzioni di lasciare il M5s, affermando: “Resto alla Farnesina, ma è il momento di un passo indietro dal partito. Sono stanco, esausto, deluso, inca**ato”. Tuttavia, già nella giornata del 21 gennaio l’ex senatore grillino Gianluigi Paragone profetizzava sui social la fine della sua leadership: “si dimette prima delle regionali. Dicono”.

I possibili successori nel M5s

Sono comunque molti i nomi che potrebbero succedere a Luigi Di Maio nel ruolo di capo politico del M5s a partire dall’eterno amico/rivale Alessandro Di Battista, che nelle ultime settimane si è posto in metta contrapposizione con il capo della Farnesina sulla scelta di espellere Gianluigi Paragone dal movimento. Tra gli altri papabile al ruolo di sono inoltre personalità molto rispettate all’interno del mondo pentastellato come Stefano Patuanelli, attuale ministro dello Sviluppo Economico, nonché Nicola Morra, già presidente della Commissione Antimafia e più volte in lizza per diventare ministro dell’Istruzione.

Anche lo stesso Premier Giuseppe Conte potrebbe essere considerato uno dei successori di Di Maio, ma il suo non essere iscritto al M5s gioca un ruolo pesante in una sua eventuale investitura. In alcuni ambienti si parla addirittura di una possibile leadership al femminile e in questo caso le più quotate sarebbero la consigliera regionale Roberta Lombardi e la sindaca di Torino Chiara Appendino, con la quale negli ultimi mesi lo stesso Di Maio ha avuto degli incontri che secondo certe fonti potrebbero essere stati un preludio ad una possibile nomina a capo politico con la seguente motivazione: “Il Nord è poco rappresentato ai vertici del M5S e nel team dei facilitatori. Per questo, Chiara potrebbe ‘colmare’ quel vuoto”.