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Donna del citofono di Salvini: con la mia pistola Mafalda

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La foto della pistola Mafalda della donna del citofono di Matteo Salvini: spiegato il perchè

Anna Rita Biagini, la donna che la sera di martedì 21 gennaio ha condotto Matteo Salvini al citofono di una famiglia tunisina, accusandola di spacciare, lo scorso settembre 2018 aveva postato sul suo profilo Facebook una foto che ritraeva la sua pistola, chiamata Mafalda, nella cui didascalia scriveva:

“Come si gira bene col cane a quest’ora, sotto il portico di casa mia. Pilastro, Bologna. La mia amica Mafalda mi tiene compagnia”

La signora, residente nella periferia di Bologna, ha affermato di portare sempre con sé la sua pistola.

Come si gira bene col cane a quest’ora, sotto il portico di casa mia.Pilastro Bologna.La mia amica Mafalda mi tiene compagnia.

Donna del citofono: perché ha la pistola

La signora Anna Rita Biagini, da molti anni è attiva nella segnalazione alle forze dell’ordine dei traffici di droga che nota all’interno del suo quartiere: “Ho già fatto chiudere un bar qui vicino per stupefacenti”. Circa 13 anni fa perso il figlio, un tossicodipendente e affetto da SLA, si era suicidato con un’overdose a soli 30 anni. Questa è stata la motivazione che ha spinto la donna a diventare una paladina anti-droga nel suo quartiere. Questa sua battaglia, l’ha resa una persona malvista dagli spacciatori della zona ed ha iniziato a ricevere molte minacce di morte a cause delle sue costanti segnalazioni alle forse dell’ordine. La reazione della donna, che vuole proteggersi da sola è stata fin da subito chiara:

così ho deciso di prendere una pistola, regolarmente detenuta. Saranno ormai sei o sette anni che la porto sempre con me quando esco. Mi spiace, ma è così”.

Dopo l’episodio con il leader della Lega, sembrerebbero aumentate le minaccia nei confronti della donna tant’è che si sarebbe trovata anche i vetri della sua auto in frantumi, e rivolgendosi alla famiglia tunisina dichiara:

“nessuno mi toglie dalla testa che siano stati loro. Facciano quello che voglio, ho le prove che spacciano. Quali? Ho delle foto”