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Bonafede: "A me non interessano le pagliacciate che fa Matteo Salvini"

ministro Bonafede

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha commentato blitz al citofono in Emilia Romagna del leader della Lega Matteo Salvini

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede è intervenuto ai microfoni di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 commentando il blitz al citofono in Emilia Romagna dell’ex ministro Matteo Salvini, ma anche sul modo di lavorare di quest’ultimo quando erano assieme al Governo.

Bonafede sul blitz di Salvini

In Emilia-Romagna per continuare la campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni, che avranno luogo domenica 26 gennaio, Matteo Salvini ha citofonato ad un cittadino per chiedere se fosse uno spacciatore di droga. Una richiesta, quella fatta dall’ex ministro dell’Interno Salvini dopo la segnalazione da parte di una signora del posto, che aveva chiesto aiuto. Immediate le polemiche da parte del popolo del web, ma anche esponenti politici, che hanno espresso la loro distanza da vicende come quella che vede coinvolta Salvini.

A proposito della vicenda riguardante Matteo Salvini, quindi, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dichiarato: “Se ci fossi stato io dall’altra parte del citofono avrei risposto a Salvini ‘Sì, sono io, e tu chi sei? Quello che faceva il ministro degli Interni e doveva garantire la sicurezza dei cittadini rispetto agli spacciatori e ad agosto dal Papeete mentre bevevi il mojito ti sei ritirato dalle tue responsabilità?“.

Per poi aggiungere: “A me non interessano le pagliacciate che fa Matteo Salvini, citofonando a gente che risulterebbe anche incensurata. Ma mi interessano le menzogne che diffonde quotidianamente e di quello che da ministro dell’Interno non ha mai fatto, cioè lavorare”. Per poi sottolineare: “Quando era con noi, su dieci leggi, otto erano del M5S e due erano le sue, anche se poi spesso eravamo costretti a riscrivergliele noi”.