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Risultati elezioni Emilia Romagna 2020: vince Bonaccini

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I risultati definitivi del ministero dell'Interno indicano la vittoria di Stefano Bonaccini nelle elezioni regionali in Emilia Romagna del 2020.

I risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia Romagna danno Stefano Bonaccini vincente sulla candidata leghista Lucia Borgonzoni, con il governatore uscente in netto vantaggio di circa otto punti percentuali. Nella giornata di domenica 26 Gennaio 2020 l’Emilia Romagna, così come la Calabria, è stata infatti chiamata ad eleggere il nuovo presidente tramite elezioni regionali. Uno scontro politico che è stato importante non solo a livello locale ma anche nazionale: i risultati avrebbero infatti potuto far vacillare il governo Conte bis qualora il partito di Matteo Salvini avesse raggiunto un numero consistente di consensi pur rimanendo in seconda posizione dietro Bonaccini.

Elezioni regionali Emilia Romagna 2020: risultati

Con tutte le 4.520 sezioni scrutinate, il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini è avanti di circa otto punti percentuali sulla leghista Lucia Borgonzoni con un 51,42% contro il 43,63% della Borgonzoni. Al momento il presidente uscente è in vantaggio in cinque province su nove costituenti la regione, mentre la candidata del centrodestra riesce a primeggiare soltanto nelle province di Rimini, Ferrara, Parma e Piacenza, quest’ultima peraltro tradizionalmente considerata da decenni la più a destra dell’Emilia Romagna.

Per quanto riguarda le percentuali dei singoli partiti al primo posto troviamo il Pd con il 34,69%, seguito a breve distanza dalla Lega con il 31,95%. A grande distanza arriva il sorprendente risultato di Fratelli d’Italia che raccoglie l’8,59% mentre Forza Italia subisce un crollo verticale che la porta al 2,56 e forse addirittura con un singolo seggio in consiglio regionale. Il M5s arriva invece solo al 3,48%, scendendo di circa dieci punti percentuali rispetto alle scorse elezioni ed infine tutte le tre liste a sinistra del Pd (Partito Comunista, Potere al Popolo e L’Altra Emilia Romagna) non riescono a raggiungere nemmeno lo 0,5%. Sotto il mezzo punto percentuale troviamo anche il Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità con lo 0,47%.

Elezioni Emilia Romagna 2020: exit poll

Nella prima ore dalla chiusura delle urne sono proseguiti gli aggiornamenti costanti che hanno progressivamente riportato i dati relativi all’affluenza e agli exit poll delle elezioni regionali dell’Emilia Romagna, a questo punto utili soltanto come metro di paragone con i risultati reali.

Stando alle rilevazioni diffuse dalla Rai, Bonaccini oscillava tra il 48% e il 52% mentre la Borgonzoni aveva una forbice posizionata tra il 43% e il 47%. Molto indietro trovavamo il candidato del M5s Simone Benini che raccoglieva un consenso stimato tra il 2% e il 5% dei voti, mentre la candidata di Potere al Popolo Marta Collot prendeva tra lo 0% e l’1% dei consensi

Secondo le prime proiezioni di Swg basate sui dati provenienti da alcuni seggi campione il risultato di Stefano Bonaccini si trovava tra il 48,6% e il 52,6%, con Lucia Borgonzoni a breve distanza tra il 40% e il 44%. La seconda proiezione di Swg dava invece Bonaccini al 51,8% e la Borgonzoni 41,8, con i singoli partiti che invece si trovavano su queste percentuali: Pd 31,2%, Lega 31% Fratelli d’Italia 8,3% e Forza Italia 2,7%.

Le prime dichiarazioni dei leader

Uno dei primi a commentare il risultato delle elezioni in Emilia Romagna è stato Matteo Salvini, che in conferenza stampa ha dichiarato: “Io ci tenevo a dire grazie ai milioni di persone che hanno votato, che hanno scelto di prendere una responsabilità, chiunque scelga. Da italiano dico grazie a chi è andato al seggio”. Di tutta risposta, il governatore neo riconfermato Bonaccini si è invece tolto qualche sassolino dalla scarpa puntando il dito contro gli avversari: “Ci sono esponenti della lega che mi invitavano a fare le valige e dopo la mancata possibilità di alleanza col M5s persino una partita che non si poteva giocare. Io ho sempre consigliato di essere prudenti nei giudizi perché l’arroganza non paga mai”.

Secondo il segretario del Pd Nicola Zingaretti, i cittadini emiliani e romagnoli non si sono lasciati abbagliare dalle promesse della Lega: “Si apre uno spiraglio. Dall’Emilia Romagna è arrivato un segnale: Salvini sa raccontare i problemi ma non li sa risolvere e il popolo ha reagito”, mentre per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha esultato per il grande risultato raggiunto dal centrodestra in una regione rossa: “Il confronto combattuto in Emilia Romagna, in una regione governata da sempre dalla sinistra, è già una vittoria perché è un risultato che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile.

Per il candidato del M5s Simone Benini infine, queste elezioni non hanno fatto altro che rafforzare il governo giallo-rosso: “Queste erano elezioni regionali, ma hanno dato forza al governo nazionale quindi siamo molto felici. Sono fieri della mia regione, abbiamo avuto un’affluenza enorme. Era quello che ci auguravamo come M5s, che questa regione reagisse”.

Le circoscrizioni

Per le elezioni regionali 2020, l’Emilia Romagna era divisa in 9 circoscrizioni, ognuna delle quali rappresentata da una provincia:

  • Bologna;
  • Ferrara;
  • Forlì-Cesena;
  • Modena;
  • Parma;
  • Piacenza;
  • Ravenna;
  • Reggio Emilia;
  • Rimini.

In ciascuna circoscrizione i vari candidati hanno avuto a loro supporto diverse liste circoscrizionali. Quasi tutti i candidati tuttavia hanno avuto un’unica lista a loro sostegno, a eccezione di Lucia Borgonzoni e Stefano Bonaccini che possono vantare ben 6 liste ciascuno.

I candidati

In Emilia Romagna si sono contesi il ruolo di presidente della regione 7 candidati:

La scena mediatica è stata però dominata soprattutto da Lucia Borgonzoni e da Stefano Bonaccini.

Lucia Borgonzoni

La candidata della Lega, che sembrava riscuotere consensi soprattutto nelle periferie, è stata scelta direttamente dal leader Matteo Salvini. Di origine bolognese, nel suo curriculum troviamo già diversi ruoli istituzionali quali senatrice e sottosegretaria alla cultura del primo governo Conte. Salvini sembra puntare tutto sulla Borgonzoni, come dimostra la sua fitta campagna elettore in Emilia Romagna che ha visto coinvolte sia le grandi città che i piccoli paesi.

Stefano Bonaccini

Il candidato del Partito Democratico riconfermato governatore ha avuto l’arduo compito di mantenere la regione a sinistra. Per farlo ha basato la sua comunicazione politica sul buon governo e sulle eccellenze della regione che la vedono primeggiare nel Bel Paese nei settori della sanità, del lavoro e dell’economia.