> > Regionali, il centrodestra a Ravenna: "Lunedì citofoneremo a Conte"

Regionali, il centrodestra a Ravenna: "Lunedì citofoneremo a Conte"

regionali centrodestra ravenna

Mentre il centrodestra chiude la campagna per le regionali a Ravenna, il centrosinistra raduna 5mila persone a Forlì.

Si è conclusa la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali in Emilia e in Calabria: a Ravenna si è radunato il centrodestra, mentre a Forlì il centrosinistra. La sfida in Emilia è tra Stefano Bonaccini, candidato del Pd, e Lucia Borgonzoni, candidata con il centrodestra unito. Per la Calabria, invece, si sfideranno Filippo Calippo, per il centrosinistra, e Jole Santarelli, per il centrodestra. L’appuntamento alle urne è domenica 26 gennaio.

Regionali, centrodestra a Ravenna

La manifestazione di chiusura della campagna per le regionali in Emilia del centrodestra si è aperta a Ravenna con l’Inno d’Italia e si è conclusa con Notti magiche di Gianna Nannini. Un grande evento che ha raccolto migliaia di persone a sostegno della candidata Lucia Borgonzoni. Sul voto del 26 gennaio si è espressa Giorgia Meloni che, ricordando la citofonata di Salvini, ha lanciato un avvertimento. “Se ci votate, lunedì citofoneremo a Conte, gli chiederemo di fare gli scatoloni. Io, Salvini e Berlusconi siamo pronti ad andare al governo. Se vinciamo chiederemo le elezioni”. Poi, tornando sul suo tormentone, ha ripreso: “Io sono Giorgia, sono una madre, sono una donna…”.

Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza dell’Emilia, ha rispolverato la questione di Bibbiano dichiarando: “Per prima cosa rifaremo la commissione d’inchiesta su Bibbiano. Qualcuno mi ha chiesto se non credo di dover chiedere scusa, ma sono loro che devono chiedere scusa per non aver controllato”. Salvini, invece, è tornato sul caso Gregoretti: “Questa è la risposta che porterò con me in tribunale se dovessi essere condannato”. Poi, ancora: “Dedico questa piazza a Mario Cattaneo, un ristoratore di 69 anni nella provincia di Lodi che secondo qualcuno doveva finire in galera. E invece è dove è giusto che sia, a casa”.

A poca distanza, in piazza Kennedy, invece, si trovavano almeno 4000 Sardine secondo gli organizzatori. Per Silvio Berlusconi, però, le Sardine “non cambiano nulla nella politica italiana”.

Centrosinistra in Calabria

Se il centrodestra si era riunito a Ravenna, per il centrosinistra l’incontro è avvenuto in Calabria, a Rende (Cosenza). Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha subito lanciato a muso duro un attacco al leader leghista: “Salvini, anche quando viene in Calabria, è molto più bravo di me a fare l’elenco dei problemi ma è anche il peggiore a risolvere quei problemi che racconta. Le destre si nutrono delle paure e quando capiscono che le persone ragionano con la propria testa ne creano di nuove. Ma la buona politica i problemi li risolve e ridà la speranza”.

Sulle Sardine, invece, Zingaretti si è espresso in questi termini: “Credo che questo movimento sia una grandissima opportunità per la democrazia italiana. Non capisco come possa essere visto come un problema il fatto che le piazze italiane si riempiano di ragazze e di ragazzi, e non solo, che cantano l’inno nazionale e chiedono di difendere la Costituzione, rifiutano l’odio, chiedono soluzioni per il proprio futuro. La cattiva politica li vede come un problema perché forse preferisce piazze piene di violenza, odio, insulti. Ma questo è indecente”.

infine, una rassicurazione sul candidato alla presidenza della Regione: “Pippo Callipo è il simbolo di quella Calabria che combatte, che ha combattuto e sarà un ottimo presidente. Lui è meglio di quell’accozzaglia di differenze che si mette insieme sempre per la gestione del potere”.