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Come funziona il silenzio elettorale

Silenzio Elettorale

Il silenzio elettorale stabilisce che è vietato fare propaganda politica nei giorni antecedenti alle elezioni politiche.

Il silenzio elettorale è una legge, diffusa in molti paesi del mondo, che vieta di fare propaganda elettorale nei giorni precedenti e durante le elezioni. In Italia vi è una legge, ritenuta anacronistica, che prescrive delle restrizioni abbastanza severe. La legge 4 aprile 1956 n. 212, è stata modificata più volte nel corso degli anni e prevede che nel giorno in cui si vota e in quello precedente non si può fare propaganda in televisione e in radio. Si stabilisce inoltre che non si possono tenere comizi in luoghi aperti al pubblico e non si può fare alcuna forma di propaganda elettorale entro 200 metri dai seggi.

Silenzio elettorale: cos’è e come funziona

La legge elettorale nasce dalla necessità dei cittadini di poter riflettere liberamente sulla scelta del proprio candidato, senza ricevere l’assillo della propaganda dei vari partiti. nello specifico la legge afferma che: «nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda. Nei giorni destinati alla votazione altresì è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. Nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni è fatto divieto anche alle emittenti radiotelevisive private di diffondere propaganda elettorale». Nel Regno Unito e negli Stati Uniti questa legge non c’è, dal momento che si ritiene che possa limitare il diritto di espressione delle persone. Vengono attuate solo delle restrizioni delle immediate vicinanze dei seggi.