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Regionali Emilia Romagna, Sardine: "È solo l’inizio, il populismo non è invincibile"

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Dopo la vittoria di Stefano Bonaccini alle elezioni regionali in Emilia Romagna, le Sardine esultano per il risultato raggiunto dal centrosinistra.

Alle elezioni in Emilia Romagna è stato registrato un testa a testa fino alla fine tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, fino al prevalere del candidato del centrosinistra su quella del centrodestra. La vittoria, infatti, ha riconfermato il presidente uscente, marcando una sconfitta per Matteo Salvini. Proprio il leader leghista, insieme all’alleata Giorgia Meloni, auspicavano un ribaltamento delle regione che potesse avvicinare i cittadini alle urne per rinnovare il governo. Pronostici che non sono andati a buon fine. Ma se da un lato c’è amarezza, dall’altro c’è gioia. Le Sardine, infatti, esultano per il risultato ottenuto nelle regionali in Emilia Romagna.

Regionali Emilia, le Sardine esultano

Nate il 14 novembre scorso, le Sardine hanno seguito lo spoglio delle elezioni regionali in Emilia da un appartamento a Bologna. “Abbiamo scelto, dopo due mesi stancanti e bellissimi allo stesso tempo, di prenderci un momento per passare una serata tra di noi”, hanno spiegato. “Ceniamo, seguiamo la maratona elettorale. Certo, siamo tesi perché stiamo parlando del futuro della Regione da dove tutto è cominciato – ha detto uno di loro -. Ma siamo consapevoli di aver dato il massimo perché l’Emilia-Romagna non ceda al populismo”.

Alla chiusura delle urne, inoltre, arriva un ulteriore commento: “C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo – hanno scritto su Facebook, a chiusura delle urne -. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l’avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici”.

Il populismo non è invincibile – hanno commentato ancora – e qui, in Emilia-Romagna, le persone hanno capito che la Bestia si autoalimenta con la paura e le menzogne. Tanto sul web quanto nelle piazze, l’arte, la cultura e la gentilezza come fari della comunicazione. Qualcosa si è mosso, è stata una scossa elettrica e i cittadini hanno reagito: è bastato un po’ di coraggio per mettere in crisi una macchina di odio, collaudata e costosa”. infine, una constatazione: “Se il voto sta andando in questa direzione è anche grazie alla nostra piccola rivoluzione“.

Al via la fase tre

La vittoria del centrosinistra in Emilia non è il punto d’arrivo del Movimento delle Sardine, che ha infatti annunciato l’inizio della fase 3. “Rimbocchiamoci le maniche perché inizia la fase tre – hanno spiegato -. C’è da preparare l’appuntamento di Scampia continuando a innovare il modo di comunicare”. la priorità ora è “all’organizzazione del lavoro online di tutte le realtà locale delle Sardine: dobbiamo continuare a conoscerci, interagire, nuotare tra le persone, in mare aperto”.