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M5s crolla in Emilia Romagna, Crimi: "Occorre maggiore coordinamento"

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Il risultati ottenuti alle regionali in Emilia Romagna "sono stati inferiori alle aspettative": il M5s è nel caos. Contesa anche sulla leadership.

Vito Crimi ha ammesso che risultati ottenuti nelle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria “sono stati inferiori alle aspettative”. Tuttavia, “dobbiamo ripartire”: a breve la decisione sulla leadership, l’appuntamento con gli Stati generali e la nomina del capo di delegazione. Anche Chiara Appendino, sindaco della città di Torino ritiene che M5s debba “ritrovare l’orgoglio di appartenere alla comunità del Movimento ritrovandoci sui temi che ci uniscono”. Perciò, gli Stati generali indetti per marzo saranno un appuntamento importantissimo. Ancora prima, precisa il reggente, “il capo delegazione lo sceglieremo martedì insieme ai ministri”.

M5s dopo l’ Emilia Romagna

I risultati delle regionali hanno visto la vittoria di Stefano Bonaccini con quasi 8 punti di differenza rispetto a Lucia Borgonzoni. A netta distanza, invece, si è posizionato il candidato del M5s, che ha registrato un brusco calo di consensi in Emilia Romagna e Calabria. “I numeri, come quelli venuti fuori dalle regionali, sono un’indicazione importante su cui riflettere”. Così Federico D’Incà commenta il risultato all’indomani del voto regionale. Quegli stessi numeri, però, “non possono essere un dato su cui fondare speculazioni in merito al futuro del MoVimento, del Governo o del Paese”, specifica anche. “L’Esecutivo nazionale sta continuando a lavorare, con un orizzonte fino al 2023, per portare a termine le riforme in programma”.

Vito Crimi, con un messaggio su Facebook ricorda invece che “il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali”. “Questo però – prosegue il reggente – non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”.

Infine, anche il viceministro Buffagni si esprime in termini netti: “Evolversi o estinguersi – scrive su Facebook -. Da quasi un anno porto avanti questo concetto, anche se, senza successo. Stiamo sbagliando perché ci siamo chiusi nei palazzi. Agli Stati Generali sarà fondamentale ridarci un’identità, degli obiettivi, e tanti motivi affinché i cittadini tornino a camminare con noi”. Infine, conclude: “Per vincere non bisogna aver paura di perdere. Paura è ciò che ci ha spinto a sbagliare, a rincorrere gli altri, a non tornare davanti ai cittadini dopo il tradimento”.