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La Ocean Viking è arrivata a Taranto: a bordo anche 149 bambini

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Dopo l'autorizzazione del Viminale, la Ocean Viking è giunta al porto di Taranto con 403 migranti a bordo. Salvini: "Denuncio Conte e Lamorgese".

L’arrivo della Ocean Viking al porto di Taranto è avvenuto nella mattinata di mercoledì 29 gennaio. Poche ore prima, dopo l’annuncio dell’assegnazione del porto, Matteo Salvini si era scagliato duramente contro le Ong responsabili della nave, annunciando – in diretta Facebook – di voler denunciare per sequestro di persona il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per aver tenuto oltre 400 persone a bordo per quattro giorni. Se sono criminale io, lo sono anche loro, se ho fatto il mio dovere io, lo hanno fatto anche loro”.

La Ocean Viking arriva a Taranto

Dopo il via libera del Viminale, la Ocean Viking è giunta a Taranto, dove si stanno attualmente svolgendo le operazioni di attracco che precedono lo sbarco dei 403 migranti a bordo. Sulla nave della Ong SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere si trovano 216 uomini, 38 donne e 149 bambini, tutti soccorsi nella zona SAR di Malta e al largo della Libia.

Ocean Viking a Taranto: parla Salvini

L’ex ministro dell’Interno ha poi sottolineato durante la diretta quella che secondo lui è la più grande discriminante tra il suo operato al Viminale e quello di Luciana Lamorgese: “Se ho fatto il mio dovere io, lo hanno fatto anche loro. Con una piccola differenza, che gli sbarchi sono quintuplicati”. Al momento il governo ha concesso il porto di Taranto soltanto alla nave Ocean Viking, mentre la Open Arms e la Alan Kurdi sono ancora in attesa di una risposta.

Oltre ai 407 migranti presenti sulla Ocean Viking, nella giornata del 28 gennaio ne sono stati tratti in salvo altri 226 da parte delle navi Open Arms e Alan Kurdi, che da giorni stanno percorrendo incessantemente il tratto di mare tra la Libia e le coste italiane malgrado le precarie condizioni in cui versano le navi delle Ong Sos Mediterranée e Sea Eye.

Il silenzio delle autorità libiche

Una situazione critica che viene ulteriormente aggravata dall‘assenza di motovedette della guardia costiera libica, lasciando interamente nelle mani delle Ong il compito di salvare i migranti alla deriva, come confermato anche dalla portavoce dell’Unhcr Carlotta Sami: “Nel Mediterraneo in questo fine settimana centinaia di persone sono sopravvissute solo grazie all’intervento delle navi umanitarie. È evidente il vuoto spaventoso di capacità di ricerca e soccorso”.

Nel frattempo, è previsto per domenica prossima verrà rinnovato per ulteriori tre anni il memorandum sugli accordi tra Italia e Libia, con il nostro Paese che continuerà ad assicurare lo stanziamento di fondi, mezzi e uomini alla guarda costiera di Tripoli per riportare i migranti il Libia nonostante le Nazioni Unite abbiano da tempo denunciato la totale assenza di diritti umani nei centri di detenzione presenti nel paese nordafricano.