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Governo, al via i gruppi di lavoro per l'agenda 2020. Conte: "Avanti spediti"

governo agenda 2020

Nella serata del 30 gennaio si è tenuta una riunione per fissare l'agenda 2020, mentre per il 31 gennaio è previsto un Consiglio dei ministri.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un vertice con i capi di delegazione del governo nella serata di giovedì 30 gennaio. La riunione è stata interrotta dalla conferenza stampa nella quale sono stati confermati i due casi di coronavirus a Roma. Tuttavia, per la mattinata del 31 gennaio è previsto un Consiglio dei ministri per discutere le prossime mosse dell’esecutivo. Il governo, infatti, intende fissare nell’agenda 2020 alcuni punti fondamentali. Tra questi vi è la riforma del fisco, che prevede la revisione delle aliquote Irpef e una rimodulazione dell’Iva.

Governo, riunione per agenda 2020

Una riunione a cinque, nella quale ha partecipato per la prima volta il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, subentrato a Luigi Di Maio come capo delegazione. C’erano anche Dario Franceschini per il Pd, Roberto Speranza per Leu, e Teresa Bellanova di Italia Viva. Nella riunione sono stati discussi i punti fondamentali da inserire nell’agenda 2020, prima dell’interruzione per la conferenza stampa sul coronavirus.

“Inizieremo subito -ha detto il premier da Palazzo Chigi – formando gruppi di lavoro che faranno la sintesi delle varie proposte sulle riforme e le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di governo”. Tra le priorità era prevista una discussione sull’ex Ilva, saltata a causa della conferenza stampa, Tttavia, il 31 gennaio alle ore 10 si tiene un Consiglio dei Ministri.

Su Twitter, invece, il presidente del Consiglio aveva scritto: “Dobbiamo procedere spediti, determinati, compatti”.

Caso M5s

“Ho parlato già con esponenti dei M5S, ho avuto un incontro con Vito Crimi – ha detto ancora Conte -. Si sono dati dei tempi per quanto riguarda la completa riorganizzazione interna. Gli stati generali sono di là da venire, ma il governo non può attendere e loro mi hanno garantito di essere nella condizione di dare il loro contributo. L’organizzazione interna” del M5S e “l’attività di governo – ha assicurato il premier -sono due piani diversi”.

Sul reddito di cittadinanza, invece, “dobbiamo continuare a implementarlo. Io non ho mai preso in giro nessuno. Ho detto che era una riforma complessa e che andava valutata sul piano complessivo. Va completato l’altro polo della riforma, quello della formazione professionale, e per far questo occorre del tempo”.

Le reazioni

Nicola Zingaretti, alla luce del risultato ottenuto in Emilia Romagna ha dichiarato: “Ora calma e gesso e pancia a terra. Il governo deve dimostrare che l’attestato di fiducia ottenuto in Emilia Romagna se lo merita e mettere in campo una stagione di cambiamento”.

“Oggi si decide l’agenda degli incontri con cui, finalmente, come ha sempre chiesto il Movimento 5 Stelle, si mettono nero su bianco gli impegni precisi”, ha detto invece il ministro Alfonso Bonafede. “In questi primi cinque mesi abbiamo fatto tanto, adesso è ora di mettere il turbo“.