Secondo Maria Teresa Meli, giornalista italiana per il Corriere, il governo non è in grado di gestire l’emergenza coronavirus. Infatti, dopo i primi due casi confermati a Roma e il terzo sospetto, l’intervento della penna italiana accusa l’esecutivo. Ospite a Coffee Break su La7, Maria Teresa Meli lancia un duro attacco ai vertici istituzionali. Secondo quanto sostenuto, i vertici formali, le conferenze stampa e l’emergenza dichiarata dal Cdm il 31 gennaio servono a nulla o poco per combattere l’epidemia. Nel frattempo, inoltre, spunta un cartello all’esterno di un bar di Roma che vieta l’accesso alle persone cinesi: è polemica.
Maria Teresa Meli sul coronavirus
“Un governo che non decide, che non si prende responsabilità“, questa è la prima accusa che Maria Teresa Meli lancia all’esecutivo rispetto alle mosse contro il coronavirus. Ospite su La7 a Coffee Break, la giornalista non si trattiene e sfoga la sua rabbia contro l’esecutivo. Nella serata del 30 gennaio, infatti, nella conferenza stampa del premier Giuseppe Conte sono stati confermati i due casi dei coniugi cinesi a Roma, mentre nella mattinata seguente è stato segnalato un sospetto nella Capitale. “C’è bisogno di una conferenza stampa? – accusa la giornalista -. C’è bisogno di convocare un consiglio dei ministri per dichiarare lo stato d’emergenza? È una cosa da pazzi – attacca ancora la Meli -. Viene fatto per sgravarsi dalle responsabilità – conclude infine -, sono basita per quello che stanno facendo”.