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Matteo Salvini si ricrede sul coronavirus: cibo cinese per cena

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Matteo Salvini ha pubblicato una fotografia dove si prepara ad assaggiare del cibo cinese, rimangiandosi dunque le sue opinioni sul coronavirus.

Il coronavirus sembra non essere più un problema di primaria importanza per Matteo Salvini, che nella serata del 2 febbraio ha pubblicato sui propri account social un’immagine dove al posto della consueta pizza fatta in casa si prepara a mangiare una porzione di cibo cinese take away, facendo quindi marcia indietro rispetto alle dichiarazioni degli scorsi giorni. Salvini aveva infatti criticato le contromisure adottate dal governo Conte per fronteggiare l’emergenza coronavirus, esortando inoltre a mangiare italiano.

Coronavirus: Salvini mangia cibo cinese

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Cenetta cinese da leccarsi i baffi?

Un post condiviso da Matteo Salvini (@matteosalviniofficial) in data: 2 Feb 2020 alle ore 1:55 PST


Nella foto pubblicata nella tarda serata del 2 febbraio Salvini viene ritratto davanti ad una tavola imbandita di piatti tipici dell’estremo oriente, probabilmente acquistati ad un ristorante con consegna a domicilio. Una sostanziale retromarcia quella del leader della Lega, che nella giornata del 31 gennaio aveva esplicitamente negato la possibilità che potesse mangiare cibo cinese nei prossimi giorni.

All’uscita dalla riunione del consiglio federale della Lega, l’ex ministro aveva infatti dichiarato: “Se mangerei ‘cinese’ stasera? Fortunatamente ceno con mio figlio a casa. Domani? Sarò a Vignola e si mangia emiliano. Dopodomani sarò a Firenze e si mangia toscano”.

Le critiche al governo Conte

Sempre venerdì 31 gennaio, Salvini puntava il dito contro i presunti mancati controlli che avrebbero consentito ai due turisti cinesi infettati dal coronavirus di giungere nel nostro Paese: “Fatemi capire. I primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma. […] Il governo verifichi ogni singolo ingresso via aerea, via terra e via mare”.

Frasi a cui replicò direttamente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un suo intervento di poche ore dopo: “ll divieto di traffico aereo non avremmo assolutamente potuto adottarlo prima. Per la semplice ragione che ancora ieri l’Oms ha dichiarato l’emergenza globale”.